Chi se ne occupava non ci riesce più: a Campanara adesso oltre 70 gatti sono a rischio

Chi se ne occupava non ci riesce più: a Campanara adesso più di 70 gatti sono a rischio
Chi se ne occupava non ci riesce più: a Campanara adesso più di 70 gatti sono a rischio
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 10 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 08:44

PESARO È emergenza sanitaria per una colonia felina censita, composta da oltre 70 gatti a Campanara. In una lettera a Comune, all’assessore all’ambiente Maria Rosa Conti, all’Ast, all’Ambito territoriale, all’Aspes, che include anche le altre due associazioni animaliste Enpa e Oipa, l’associazione Animalia chiede un intervento urgente per le condizioni precarie, al limite dell’emergenza igienico sanitaria, per la tutela dei gatti presenti.

Secondo Animalia, la situazione igienico sanitaria già grave, è precipitata nelle ultime settimane a causa dell’impossibilità fisica ed economica dell’anziana che gestisce la colonia di accudire i gatti, il che rende impossibile la permanenza degli animali che si troverebbero in stato di abbandono ed a rischio di sopravvivenza.

«Sono presenti molte femmine non sterilizzate, sicuramente più di 10, che negli ultimi due anni hanno contribuito alla nascita di cuccioli e ad un aumento esponenziale della colonia.

Sono stati rinvenuti al 10 cuccioli e un adulto con gravi problemi sanitari, anche potenzialmente contagiosi, che il Servizio Veterinario Ast ha provveduto a prelevare e consegnare al gattile Sanitario Comunale», prosegue la lettera. Attualmente sono i volontari di Enpa che stanno provvedendo, quasi da soli, a prelevare e controllare le gatte che non sono ancora sterilizzate e portarle in Ast, oltre ad essersi attivati per la pulizia dell’ambiente e la promozione per l’adozione dei mici.

Animalia si è offerta, anche per evitare altre nascite e non distogliere fondi e posti già destinati alla sterilizzazione di altri randagi sul territorio, di provvedere a proprie spese a sterilizzare alcune gatte. Tra i punti da precisare con l’amministrazione comunale, secondo Animalia, c’è la richiesta dell’istituzione immediata di un un tavolo di lavoro sinergico tra le istituzioni coinvolte e le associazioni animaliste al fine di mettere a punto un piano di azione e collaborazione per affrontare e risolvere la problematica, nel breve e nel lungo termine.

«Sono ormai trascorsi diversi giorni dalla segnalazione dell’emergenza e dai sopralluoghi congiunti - conclude la lettera di Animalia - ma da parte del Comune di Pesaro non vi è stata alcuna risposta organizzativa, nessuna presa in carico della situazione ed i volontari sono stati lasciati soli a gestirla, con il Servizio Veterinario Ast che si occupa degli aspetti sanitari ed il gattile che è già in sovraffollamento».

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