Omicidio Panzieri, per Michael Alessandrini confronto di 4 ore: l’ultimo faccia a faccia del killer

Per Michael Alessandrini confronto di 4 ore: l’ultimo faccia a faccia, ora la perizia
Per Michael Alessandrini confronto di 4 ore: l’ultimo faccia a faccia, ora la perizia
di Luigi Benelli
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Domenica 16 Luglio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 12:04

PESARO -  Quattro ore di colloquio con Michael Alessandrini, reo confesso dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri la sera del 20 febbraio. Quello di venerdì scorso è stato l’ultimo faccia a faccia col pool di psichiatri, poi il deposito della perizia che decreterà se Alessandrini è capace di intendere e di volere.

L’avvocato Salvatore Asole, difensore di Michael non si sbottona: «Presto verrà depositata la perizia. Solo ora sapremo tutto su un aspetto fondamentale per il proseguo del caso. Al momento il collegio peritale non ha lasciato intendere nulla. Non c’è nessuna indicazione. Sono state riunioni molto intense in cui si è partiti dal vissuto di Michael fino al momento dell’omicidio, i rapporti tra lui e l’amico ucciso e Julia. 


Nel giro di qualche giorno avremo un primo responso. I periti devono dovranno rispondere rispetto al quesito sulla capacità di intendere e di volere al momento dell’omicidio, la capacità processuale e l’eventuale pericolosità sociale. Un passaggio fondamentale che potrebbe condizionare tutto il procedimento. Se fosse dichiarata totalmente la sua incapacità di intendere e di volere, ci sarà un non luogo a procedere e si opterà per una misura di sicurezza in una Rems (le residenze che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari ndr). Michael non si è mai sottratto al confronto coi periti, ha sempre risposto».

La perizia dovrà essere depositata il 31 luglio.


La proroga
Inizialmente la data doveva essere quella del 30 giugno, ma è stata concessa una proroga. Una volta redatta la perizia, dopo la sospensione feriale di agosto, medici e avvocati si ritroveranno davanti al giudice per l’udienza dell’8 settembre alle ore 10. Il pool di periti è composto dal consulente del Gip Pietro Pietrini, ordinario di Psichiatria, Stefano Zago specialista in neuroscienze. I consulenti del pm sono Renato Ariati e Marco Samory. Quelli della parte offesa sono Marziano Cerisoli e Monia Vagni mentre la difesa dell’indagato ha scelto Anna Maria Casale.

Paolo Biancofiore il legale che tutela la famiglia della vittima: Pierpaolo Panzieri. Alessandrini non ha mai negato l’omicidio, ma aveva escluso il motivo passionale. Non aveva mostrato pentimento. Aveva riferito di aver adempiuto a una voce divina che in quel momento gli ha imposto di uccidere il povero Pierpaolo in quanto a suo giudizio era un “malfattore”. Questa la parola usata da Michael. Il motivo è da ricercare nell’intreccio che porta a quella donna già tirata in ballo, Julia. Michael avrebbe voluto proteggere quella ragazza fragile (dalle indagini non sono emersi legami o contatti tra Julia e Pierpaolo), agendo per conto di Jahvè, il dio biblico degli eserciti. Alessandrini avrebbe quindi agito come “giustiziere”.

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