PESARO - Aveva beneficiato dell’indulto e si era rifugiato in Spagna. Ma i guai con la giustizia di un pesarese di 40 anni non erano affatto finiti perché nel frattempo la giustizia ha fatto il suo corso arrivando a emettere la sentenza relativa ad un altro processo, con accuse ben più grave, che lo vedeva imputato per abuso su minori.
La giustizia
I giudici dei procedimenti intentati a suo carico lo hanno sempre condannato fino all’ultimo grado di giudizio e alle fine per lui sono stati disposti 7 anni e 5 mesi fino carcere.
La concessione
All’epoca, con circa sessantamila detenuti ristretti nelle carceri e il trend di nuovo in crescita, il Governo Letta, con Anna Maria Cancellieri Ministro della Giustizia, concesse un nuovo indulto con più di diecimila uscite dall’esecuzione penale. Tra questi si trovava anche il pesarese. All’epoca era stato condannato a 4 mesi per furto e ricettazione e a 2 anni e 1 mese per un altro furto commesso nel 2003, altri 11 mesi per altri reati. L’uomo aveva beneficiato dell’indulto nella misura massima consentita, ovvero 3 anni e 10 mila euro di multa. Ma nel frattempo il processo legato agli abusi su minore è passato in giudicato, cancellando l’indulto in quanto commesso entro i cinque anni successivi. Lui era sparito in Spagna e nei mesi scorsi sono scattate le ricerche anche tramite un mandato di arresto europeo.
Le manette
Proprio pochi giorni fa, è stato trovato dalla polizia internazionale in Spagna ed è stato arrestato. In queste ore verrà tradotto in Italia e ieri, davanti al tribunale di Pesaro, è stata ratificata la revoca dell’indulto alla presenza del suo avvocato d’ufficio Matteo Mattioli. Ora l’uomo dovrà scontare ben 11 anni e 4 mesi complessivi oltre a dove pagare una multa da 10 mila euro. A ore arriverà in Italia, per essere trasferito in carcere.