«Detenuti, svolta con la nuova dirigente. Villa Fastiggi apre ai percorsi di lavoro»

«Detenuti, svolta con la nuova dirigente. Villa Fastiggi apre ai percorsi di lavoro»
«Detenuti, svolta con la nuova dirigente. Villa Fastiggi apre ai percorsi di lavoro»
di Milena Bonaparte
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Sabato 19 Agosto 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 08:21

PESARO «Ogni volta che incontra una detenuta della sezione femminile, la chiama per nome e la saluta. Un gesto umano quasi scontato che prima non esisteva. Il rispetto della dignità della persona, un segnale di cambiamento».

 
Con l’arrivo della nuova dirigente Palma Liliana Mercurio, napoletana di nascita ma romagnola d’adozione, 70 anni a settembre, che si divide fra Rimini, dove è titolare, e la reggenza a Villa Fastiggi, si affaccia un barlume di speranza nel dramma delle carceri pesaresi, dove le celle sono affollate, poco accoglienti e in degrado, tra problemi di violenza e disturbi di tipo psichiatrico, scarso personale di polizia penitenziaria, operatori e assistenti sociali, ma soprattutto carenza di occasioni di dialogo, riabilitazione, attività lavorative e di studio nella prospettiva dell’uscita dalle sbarre.

La seconda opportunità


«Una seconda opportunità per i detenuti come obiettivo principale da raggiungere».

A compiacersi per il vento di novità portato sono i volontari di Villa Fastiggi impegnati nella sezione femminile, nel terzo braccio dei protetti, il reparto maschile dei crimini più gravi, e nei cosiddetti comuni che hanno condanne brevi. Coordinatore del gruppo è il cappellano, padre Francesco Acquabona. A Pesaro i carcerati sono circa 220, numero che varia di giorno in giorno, di cui una ventina di donne, mentre a Fossombrone il carcere di massima sicurezza maschile accoglie circa 110 reclusi, per lo più ergastolani.


Da qualche mese a Villa Fastiggi, ha preso in mano la situazione come reggente Palma Mercurio. Un’impresa a dir poco ciclopica, la sua, viste le condizioni definite ”spaventose” del luogo di detenzione, dove si comincerebbero però a vedere i primi risultati per quanto riguarda in particolare l’ascolto, le attività di recupero, la pulizia e il decoro.

La rinascita 


«Ci sembra di aver colto il segno di una rinascita - affermano i volontari -, abbiamo presentato le nostre richieste, un programma di iniziative per le quali siamo disposti a offrire ancora più tempo libero. Intanto la direttrice ha autorizzato un laboratorio di parrucchieria, sembra che ci sia la possibilità di svolgere il giardinaggio e sono in programma corsi di cucina». Tre grandi conquiste perché in precedenza tutto era stato impedito, comprese la sartoria e la falegnameria.

«Mentre a Fossombrone - raccontano i volontari - abbiamo realizzato un corso per il progetto ”Il viaggio del prigioniero - Prison Fellowship Italia”, nato nel 1976 negli Usa e arrivato anche nelle Marche, la cui sezione è stata affidata a Maria Teresa Toni. Si tratta della più grande organizzazione cristiana per prigionieri, ex detenuti e famiglie, che si batte anche per la riforma della giustizia». A ottobre si svolgerà nella Villa Borromeo dell’Arcidiocesi, il primo congresso nazionale di Prison Italia. Una sede locale è stata richiesta anche per Villa Fastiggi. La funzione del volontario è improntata sul dialogo. 


«Vogliamo portare una testimonianza di quel che si può fare per la riabilitazione e dei problemi che ci sono una volta fuori dalle sbarre. I carcerati devono essere messi nelle condizioni di reinserirsi nella società per non ricadere nel crimine. Vogliamo aiutarli a trovare una prospettiva, il nostro impegno è individuare insieme un posto dove vivere e un’occupazione sulla quale contare». Un clima diverso, paradossalmente, si respirerebbe a Fossombrone dove i «carcerati hanno la possibilità di lavorare, studiare e anche laurearsi, l’ambiente è più luminoso, positivo e accogliente, anche se si tratta per lo più di ergastolani». 

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