PESARO I giovani studenti del territorio saranno tra i protagonisti della cerimonia di inaugurazione di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024: sabato 20 gennaio, all’interno della Vitrifrigo Arena, uno spazio speciale è stato riservato agli oltre 2000 ragazzi, di tutte le età, provenienti da tutte le scuole di ordine e grado di Pesaro (dai 6 anni in su) a cui si sono aggiunti quelli di 8 istituiti della provincia, provenienti da Mercatino Conca, Urbino, Fano, Terre Roveresche, Cagli e Vallefoglia.
L’emozione
«È una grande emozione per tutti noi», sottolinea l’assessore alla gentilezza e alla crescita del comune di Pesaro Camilla Murgia. «Specialmente per quelli più giovani, che da settimane attendono questo appuntamento.
Il lavoro
Il mondo della scuola è dunque ben rappresentato da studenti e studentesse, docenti, dirigenti, personale scolastico, senza dimenticare il contributo dei servizi educativi del Comune. Un lavoro di confronto e condivisione che è sempre stato alla base del lavoro di questa amministrazione: «Come dicevamo, fin dalla stesura del dossier, l’incontro è stato aperto a dirigenti e docenti ed ora si sono formati numerosi tavoli operativi, coordinati dalla referente delle scuole di Pesaro2024 e dal mio assessorato. Abbiamo costituito insieme, con un grande lavoro di progettazione partecipata e condivisa, quelli che saranno gli eventi con le scuole protagoniste: dalle letture ad alta voce, alla botanica partecipativa, alle attività di conoscenza e promozione del nostro patrimonio culturale. Tantissime attività declinate nei vari ordini scolastici che attraverserà l’intera provincia. Il tutto è frutto di un continuativo dialogo e confronto con le scuole che come amministrazione portiamo avanti da anni, e che diventano con la capitale della cultura, occasione di crescita e consolidamento di buone prassi da conservare nei prossimi anni».
Il futuro
Non a caso i termini più profondi del dossier guardano il futuro di una città che intende costruire e costruirsi anche dopo l’anno di capitale della cultura: «Per i ragazzi e le ragazze la capitale diventa una grande occasione di crescita, da quella culturale a quella sociale (molti volontari sono giovanissimi), diventa un momento per poter godere della nostra città in una chiave diversa, e avere, almeno per un anno, una serie di possibilità di nuove conoscenze», sottolinea Murgia e conclude con la speranza che questo «possa essere per loro un momento da godere appieno, grazie agli ospiti che arriveranno e grazie alle attività pensate con le scuole e con le politiche giovanili».