Una donna rumena di 37 anni è finita a processo davanti al collegio per truffa aggravata, insolvenza fraudolenta e tentata estorsione nei confronti di una anziana pesarese. Tutto è iniziato i primi di settembre 2020 quando una 84enne pesarese ha messo in affitto il suo secondo appartamento in viale Trento. È stata contattata da una donna rumena di 37 anni, che le chiedeva di visionare l’immobile per un’eventuale locazione. La anziana arrotonda la sua pensione mettendo a reddito l’immobile, dunque una possibile occasione. Dopo aver visitato l’appartamento la donna rumena ha chiesto alla proprietaria di non locarlo ad altri. Nell’occasione all’anziana, accompagnata all’incontro con la rumena da una vicina di casa, è stata esibita una busta paga che avrebbe dovuto certificare l’occupazione e quindi la capacità economica dell’aspirante inquilina.
La storia
La 84enne, così rassicurata dalla posizione lavorativa e intenerita dalla figlioletta della donna rumena presente al colloquio, si è decisa a rifiutare le altre proposte e a locare l’immobile alla 37enne con regolare contratto.
Lasciata in cattive condizioni
Una volta usciti di casa lo avevano lasciato in cattive condizioni, con maniglie e finestre rotte, scarabocchi sul muro. I due avrebbero anche minacciato di adire alle vie legali se la 85enne non avesse restituito le due mensilità iniziali per il contratto di locazione, mai realmente incassati dalla signora, pari a 1200 euro circa. La signora è tutelata dall’avvocato Andrea La Torraca che ha chiesto 25 mila euro di risarcimento, ovvero le 16 mensilità mai pagate e 10 mila euro per i danni fatti all’appartamento come il portone sfondato. Ieri l’inizio del dibattimento con l’ammissione dei testi. La donna è difesa dal legale Marco Notarangelo.