I dehor dei locali si allargano troppo: in Baia Flaminia non c'è più posto per parcheggiare

I dehor dei locali si allargano troppo: in Baia Flaminia non c'è più posto per parcheggiare
I dehor dei locali si allargano troppo: in Baia Flaminia non c'è più posto per parcheggiare
di Letizia Frnacesconi
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Sabato 2 Luglio 2022, 05:20

PESARO - «Si controlli e si vigili sul rilascio delle concessioni di suolo pubblico date a ristoranti e chioschi a Baia Flaminia». A fare appello al servizio Attività Economiche, è il presidente di quartiere, Stefano Poderi. Residenti ma anche attività commerciali lamentano da settimane con ripetute segnalazioni, il comportamento di alcuni “furbetti” del suolo pubblico agevolato. Insomma ci sarebbero attività che si allargano un po’ troppo arrivando a occupare posti destinati invece alla sosta delle auto.


Il disagio

Mentre Baia Flaminia vive la tre giorni del Cateraduno, senza troppi stravolgimenti a viabilità e sosta, il quartiere rilancia sull’importanza dei controlli, in capo a polizia locale e servizio Attività Economiche. «Nel tratto centrale di Baia Flaminia fra viale Londra, viale Bruxelles e via Berna, le varie concessioni di suolo pubblico integrativo concesso dal Comune – rimarca il presidente di quartiere – hanno comportato la perdita di quasi una decina di posti auto complessivi a discapito dei residenti, favorendo invece le singole attività di pubblici esercizi.

Eppure nessuno finora si è degnato di verificare le segnalazioni. A parer mio e di altri soggetti, c’è chi se n’è approfittato e se ne sta ancora approfittando, prendendosi troppe libertà. Mi spiego, ci sono gestori di ristorantini o chioschi, che si allargano anche oltre i canonici spazi, che sulla carta sarebbero stati concessi, per esempio direttamente sull’area del Campo di Marte oppure occupano metri quadri di spazio che ricadono direttamente su Piazza Europa. Comportamenti “sopra le righe” che fanno arrabbiare residenti e altre attività commerciali della Baia».

La testimonianza

Roberto Fedi, che risiede al centro della Baia, è stato il primo ad aderire a una raccolta firme promossa dai residenti stessi, che risale a tre anni fa ma tuttora rimasta “lettera morta”. «Non mi resta altro da fare che scrivere una lettera aperta indirizzata al sindaco Matteo Ricci – chiosa – poichè dalla pandemia ad oggi la situazione degli stalli di sosta e della viabilità è diventata paradossale e in alcuni casi, senza esagerazione, sembra il “Far west”. Nessuno controlla affinché anche le esigenze di noi residenti vengano rispettate. Così come nessuno vigila sul comportamento di trattorie e ristoranti, che insistono su questo tratto. C’era davvero la necessità post emergenza Covid, di prorogare le concessioni? E soprattutto alcune di queste vanno a discapito di posti auto, fermo restando che tutta la Baia deve scontare un deficit di quasi 150-200 posti tuttora mancanti. 

Nessuna soluzione

«Perché, neppure in questa stagione del ritorno alla normaità, nessuno si prende la responsabilità di risolvere il problema parcheggi? Basti pensare che in media attività di street food o ristorantino, si sono prese con l’ampliamento delle concessioni di suolo, due stalli e mezzo». 
 

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