Antenne a Pesaro, le richieste si moltiplicano: dove collocarle? Incontro per un piano di rete

Antenne a Pesaro, le richieste si moltiplicano: dove collocarle? Incontro per un piano di rete
Antenne a Pesaro, le richieste si moltiplicano: dove collocarle? Incontro per un piano di rete
di Letizia Francesconi
4 Minuti di Lettura
Domenica 5 Novembre 2023, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 12:51

PESARO - La premessa di Alfio Turco, ceo di Polab incaricata dal Comune ad elaborare il nuovo Piano di rete e Regolamento comunale per l’installazione delle antenne 5G, parla di un Comune, quello di Pesaro, sul cui territorio il numero degli impianti di rete già presenti è leggermente superiore rispetto al rapporto medio con la popolazione residente e le attività produttive, ma comunque in linea con i criteri e la normativa vigente. Insufficiente è invece la rete che deve essere potenziata. Si parlerà anche di questo nell’incontro organizzato dal Comune in modalità telematica il 7 novembre. L’assessora all’Ambiente Maria Rosa Conti, tecnici e i vertici Polab, illustreranno i ventidue articoli che compongono il nuovo Regolamento comunale dei piani di rete.


L’integrazione


A integrare le disposizioni del Regolamento indirizzate ai gestori della telefonia ci sono anche le oltre 100 pagine della relazione tecnica Polab che contiene la mappa delle antenne già installate, il numero delle richieste accolte per i prossimi tre anni e i siti individuati.

I numeri: il numero totale di nuove antenne, scende, con lo studio firmato Polab, da 100 richieste fatte alla data del 31 marzo 2023 dai gestori Tim, Vodafone, Wind3, Iliad, Fastweb e Opnet, a 35 nuove postazioni preventivate e per cui sarà privilegiata l’installazione su aree comunali già in grado di assicurare il rispetto dei vincoli legati all’impatto ambientale e alla sicurezza. Ma, per almeno 10 nuove antenne, il percorso per i siti da individuare sarà differenziato e più articolato. Al lato pratico significa che per 10 richieste dovranno essere seguiti percorsi distinti. Nel dettaglio ciò vale, per esempio, per le due antenne richieste dai gestori nel territorio del colle San Bartolo, ovvero la seconda antenna Vodafone a Fiorenzuola e un’altra antenna a Cattabrighe». 


«Se per alcuni quartieri - specifica il ceo di Polab Turco - è stato possibile fornire una localizzazione diversa a quella indicata dalla società, e cioè maggiormente indicata e ottimale, senza creare problematiche, in altri casi ciò non è stato tecnicamente possibile, anche perché non ci sono terreni di proprietà comunale idonei. Per questo la Polab ha proposto al Comune, per le localizzazioni da definire, di bandire o una manifestazione d’interesse indirizzata a privati con la richiesta di mettere a disposizione almeno 20-25 metri quadri di terreno di proprietà su cui impiantare le nuove antenne, nel rispetto di vincoli e normative. Non solo. Per il San Bartolo si aprirà quanto prima un percorso partecipativo che coinvolgerà i diversi soggetti interessati. Parlo del Parco, della Comunità del Parco e del quartiere e che insieme ai residenti, saranno chiamati a indicare dei siti idonei all’installazione delle due antenne chieste dalle società».


Unica certezza


Ma quanti nuovi impianti sarebbero però effettivamente necessari a soddisfare le richieste dei gestori? «L’unica certezza – risponde Turco - rispetto ai programmi di sviluppo 5G presentati per l’anno in corso è che, nonostante i timori dei residenti che spesso si concretizzano nella nascita di comitati, Pesaro in questo momento è in linea con le norme sulla presenza di impianti». Gli obblighi: il nuovo Regolamento comunale per i Piani di rete che dovrà presto essere approvato dal consiglio comunale prevede anche che l’aggiornamento della mappa delle localizzazioni per lo sviluppo del 5G al 31 marzo di ogni anno, dovrà passare all’esame del Consiglio comunale per l’approvazione. Il Comune potrà nel caso di specifiche richieste o esigenze emerse al di fuori dei programmi di sviluppo già presentati, esprimersi per valutare o indicare altri siti. 


Gli obblighi


I gestori, dal canto loro, avranno l’obbligo di utilizzare attrezzature e materiale sempre meno impattanti rispetto all’ambiente circostante. Per esempio pali con dimensione e altezze minime, valutando anche la possibilità di un unico traliccio per gestori diversi. Quanto alle richieste di nuove antenne le zone interessate comprendono diversi quartieri: oltre al San Bartolo e alla zona di Cattabrighe anche Case Bruciate, Muraglia-Montegranaro, il quartiere Colline e Castelli, zona mare e centro storico.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA