Lo sportello
A breve l’apertura di “Insieme per la tutela della salute pubblica”, sportello questo per la prevenzione e il monitoraggio dell’inquinamento da fibre o materiali contenenti amianto, aperto a cittadini o enti, e che darà informazioni relative ai rischi, alle aree e alle procedure di sicurezza oltre a prevedere un’assistenza dedicata, agevolando cioè la partecipazione di privati ed istituzioni a bandi europei, ministeriali e regionali dedicati alla bonifica dei siti. Uno strumento, prosegue Conti, che si mette a disposizione soprattutto di imprese edili e altre e proprietari di ex capannoni produttivi. Previsto uno snellimento delle procedure anche di competenza dell’ufficio comunale Ambiente, a fronte delle numerose richieste di cittadini e privati. «Si introdurrà una prassi più semplice sul “Protocollo d’intesa per la bonifica e smaltimento di materiali contenenti amianto compatto, presenti nel comprensorio di Pesaro”. Un documento elaborato nel 2011 da Comune e Asur con la partecipazione della polizia locale e utile ad individuare le competenze per la presa in carico.
La stretta
Giro di vite annunciato dal servizio Ambiente che arriverà anche sui quei privati proprietari già destinatari di ordinanze di bonifica e rimozioni di coperture o parti sfilacciate di amianto. Parliamo di 15 ordinanze che imponevano incapsulamento o rimozione, emanate nel 2019, alcune disattese e altre solo parzialmente eseguite. «Andremo avanti in quest’operazione di controllo, repressione e risoluzione delle criticità - precisa l’assessora - con il coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali e dei quartieri. Un obiettivo a cui l’Amministrazione sta lavorando con il supporto dell’Osservatorio nazionale amianto di Pesaro, nell’ambito di un progetto che coinvolgerà anche il Servizio civile ambientale i cui volontari partecipanti saranno chiamati a realizzare diverse attività di informazione e formazione, oltre a incontri nei quartieri chiamando al tavolo anche le attività produttive e le associazioni di categoria, per invitare i cittadini all’uso e al recupero consapevole dei materiali, magari presenti anche in piccole porzioni di proprietà».
La regione
Conti si rivolge infine alla Regione, «in particolare al neo istituito gruppo tecnico “Prevenzione amianto”. Nel 2015 la Giunta adottò il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, che prevede una specifica linea di intervento dedicata all’attività di prevenzione in materia di amianto “Indirizzi operativi per la gestione delle segnalazioni relative alla presenza di manufatti contenenti amianto”. Sarebbe necessario che la Regione Marche riprendesse il lavoro iniziato secondo il quale la mappatura del materiale contenente amianto è demandata alle Regioni».
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