Per l'acquedotto di Pesaro non c'è pace: seconda rottura dopo poche ore

Per l'acquedotto di Pesaro non c'è pace: seconda rottura dopo poche ore
Per l'acquedotto di Pesaro non c'è pace: seconda rottura dopo poche ore
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 17 Luglio 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 12:08

PESARO - Qualcuno è andato a fare la doccia a casa dei genitori, molti hanno chiuso baracca e burattini e si sono fiondati in spiaggia, ma i più temerari sfidando la grande afa seguivano passo, passo l’operazione di ripristino della tubatura. Si è rotto per due volte di seguito l’acquedotto cittadino. E ieri mattina il quartiere di Villa San Martino è rimasto per la seconda volta a secco, dopo la super emergenza idrica di sabato che ha bloccato i rubinetti di mezza città in una giornata torrida di disagi anche a Tombaccia, Soria, Santa Maria delle Fabbrecce e in una lunga serie di strade limitrofe della periferia. 


Una manciata di ore dopo


A una manciata di ore dalla riparazione della condotta principale di via Ponchielli da parte della squadra di Marche Multiservizi, conclusasi attorno alle 16 di sabato, una nuova segnalazione al pronto intervento della società di gestione pubblico-privata è arrivata di lì a poco da via Pergolesi. ù


Erano le 22,30: si è spaccata una seconda tubazione e tutto il quartiere si trova in emergenza idrica. «Questa volta il disservizio ha interessato solo Villa San Martino - spiega il tecnico della squadra d’emergenza intervenuta -, la rottura si è verificata nella rete di via Pergolesi attorno alle 22,30 di sabato, quando è arrivata la segnalazione al nostro pronto intervento.

Come in via Ponchielli la condotta è in ghisa, un po’ più piccola ma ugualmente obsoleta, del diametro di 150 millimetri. La falla, piuttosto consistente, si è verificata nel braccetto della rete principale che rappresenta l’arteria al servizio di Villa San Martino. Siamo all’opera in sei operativi e tre tecnici, che coordiniamo l’intervento. Ora svolgiamo le operazioni di ripristino idraulico, poi si tornerà ad aprire le valvole con lo spurgo della rete. Per mezzogiorno sistemiamo tutto». E così è stato. 


Il tam tam


Per tutta la mattina si è susseguito il tam tam dei post allarmati sui social. Alessandra: «Manca completamente l’acqua in zona Villa San Martino. Da ieri sera non arriva per niente. Temo che ci sia stata una nuova rottura vicino alla scuola Manzoni. Questa mattina ho fatto la doccia a casa dei miei genitori». Marilita: «Anche alla Tombaccia sabato senza acqua fino alle 13, poi un po’ a singhiozzo». Vittoria: «Veramente è da ieri che non abbiamo l’acqua, l’hanno ripristinata sul tardi e poi l’hanno ritolta, il tutto senza preavviso». Lucia: «Niente acqua ancora. Uffa». 


All’origine


Le cause delle rotture sono molteplici: il materiale ormai superato della condotta, che comincia ad avere i suoi anni, e lo squilibrio della pressione idrica tra gli alti consumi del giorno e la diminuzione notturna, infatti l’elevato utilizzo dell’acqua specie durante l’estate aumenta la velocità dentro il tubo con un calo di pressione, mentre di notte avviene esattamente il contrario, l’acqua rallenta e sale la pressione. E lo scompenso può provocare spaccature. Inoltre il clima torrido non aiuta.


Cosa succede


Il terreno si dissecca e crea dei movimenti nel suolo che incidono sulla stabilità della rete che può danneggiarsi. Soprattutto in zone argillose come le nostre il fenomeno è assai diffuso. Altra causa delle rotture sono le scariche elettriche attirate dai tubi in ferro di vecchio tipo, senza la protezione catodica.


Temperature africane


A monte restano comunque le temperature africane di questi giorni. Ieri domenica da bollino arancione, livello 2, con massima alle 14 di 33º - 37º percepiti, un meteo pericoloso per bimbi, anziani, malati e persone fragili. Oggi lunedì di allerta rossa, livello 3, con 32º e 38º percepiti sempre alle 14, una vera e propria ondata di calore che può rappresentare un rischio per tutti. 
 

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