Delitto di Natale a Pesaro, il processo si divide: abbreviato per i due sicari di Bruzzese

Delitto di Natale a Pesaro, il processo si divide: abbreviato per i due sicari di Bruzzese
Delitto di Natale a Pesaro, il processo si divide: abbreviato per i due sicari di Bruzzese
di Federica Serfilippi
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Sabato 24 Settembre 2022, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 10:42

ANCONA - Si spacca in due tranche il processo per l’omicidio di Natale. Il 43enne Francesco Candiloro e il 44enne Michelangelo Tripodi, considerati dalla procura gli esecutori materiali dell’assassinio di Marcello Bruzzese, hanno scelto il rito abbreviato per farsi giudicare. Il 55enne Rocco Versace ha invece deciso di procedere con l’ordinario: in caso di rinvio a giudizio si aprirà il dibattimento davanti alla Corte d’Assise di Pesaro. 

Il complice

Versace, arrestato dai carabinieri del Ros di Ancona lo scorso ottobre assieme agli altri imputati, per gli inquirenti avrebbe aiutato i sicari a pianificare il delitto, avvenuto in via Bovio il 25 dicembre del 2018.

I riti alternativi sono stati formalizzati ieri mattina al tribunale di Ancona, che procede per competenza, essendo il reato di omicidio volontario aggravato dal fatto di dall’aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, in questo caso la cosca calabrese dei Crea, al quale apparteneva Girolamo Biagio, fratello della vittima, prima di diventare collaboratore di giustizia. Le discussioni dei riti alternativi inizieranno il 15 dicembre. Abbreviato secco per Tripodi (difesa Vincenzo Trungadi), condizionato all’espletamento di una visita oculistica per Candiloro (difesa Fausto Bruzzese). Questo perchè gli investigatori hanno additato il 43enne come il killer che, al momento del delitto, indossava un parka, berretto e sciarpa ma non gli occhiali da vista. Accessorio quest’ultimo imprescindibile per Candiloro, che non ha mai utilizzato le lenti a contatto e non si separerebbe mai dagli occhiali. Dunque, stando alla difesa, quello indicato come uno dei sicari di Bruzzese potrebbe non essere Candiloro. Per Versace, difeso dall’avvocato Pasquale Loiacono, il procedimento è stato rinviato al 28 settembre: in quella data ci sarà la requisitoria della procura dorica. 

La ricostruzione


Stando agli inquirenti, l’omicidio Bruzzese sarebbe stato pianificato fin dal 2017 con l’obiettivo di attuare una vendetta trasversale nei confronti di Girolamo Biagio, collaboratore di giustizia dal 2003 e testimone chiave in alcuni processi contro il clan. A partire da novembre 2018 sarebbero partiti i sopralluoghi nel territorio di Pesaro. Marcello era stato freddato da più di venti proiettili calibro 9, sparati da due diverse pistole. Tutti gli imputati sono in carcere dal giorno degli arresti.

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