La ricostruzione
Lui le avrebbe chiesto di potersi sedere accanto lei e quando la ragazzina ha detto sì avrebbe iniziato un approccio incurante del fatto che sull’autobus ci fossero anche altri passeggeri. Prima l’avrebbe toccata sulle braccia e poi sulle cosce. A quel punto la ragazzina lo aveva fermamente respinto respinto alzandosi ed allontanandosi mentre lui avrebbe continuato a ripeterle delle frasi allusive ( «Quando avrai vent’anni…»). Poco dopo la 16enne era scesa (tra l’altro alla stessa fermata del nigeriano) e una volta a casa, parecchio turbata per l’accaduto, aveva raccontato tutto ai genitori, così è stata sporta denuncia.
La stessa fermata
Il fatto che i due fossero scesi alla stessa fermata era dovuto alla circostanza che lui stava andando a trovare degli amici, il che ha permesso la sua identificazione. Per l’uomo è scattata la denuncia per di atti sessuali aggravati dal fatto di averli compiuti nei confronti di una minorenne. Ieri la ragazzina in sede di incidente probatorio ha ripercorso quei momenti traumatici, raccontando quanto accaduto. L’avvocato Giuseppe Briganti segue l’indagato e ritiene che l’incidente probatorio sia stato positivo e sia servito per ricostruire i fatti. Sarebbe emerso che il nigeriano avrebbe fatto delle avances insistenti ma senza aver palpeggiato la ragazzina.
L’approccio
Un approccio invadente con quella frase esplicitamente allusiva. Il legale è pronto a chiedere che l’indagato sia ascoltato in fase di interrogatorio per fornire la sua versione così da chiedere una riqualificazione del fatto. L’udienza è stata aggiornata.