Pesaro, trapianto last minute
«Un angelo mi ha salvato la vita»

Miguel insieme al padre nel reparto dell'ospedale di Siena
Miguel insieme al padre nel reparto dell'ospedale di Siena
di Gianluca Murgia
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Venerdì 16 Giugno 2017, 16:08
PESARO - La seconda vita di Miguel Alfredo Gomez, 43 anni da compiere il 22 giugno, è iniziata con una telefonata arrivata nella tarda serata di lunedì: «C’è un rene compatibile. Domani, alle 14, il professor Carmellini le effettuerà il trapianto a Siena». Gomez, padre di due bambine di 9 e 2 anni, sposato con Karla, pesaresissimo ma figlio di una famiglia colombiana che negli anni ‘70 ha rappresentato uno dei primi casi di integrazione, oggi felicissima, avvenuta tra Montecchio e Pesaro, aveva già preparato lo zaino per recarsi, la mattina seguente, al centro dialisi di Fano dove avrebbe iniziato il percorso che lo avrebbe portato ogni notte, per tutta la vita, a convivere con un macchinario per filtrare e purificare il suo sangue.

«Un miracolo. Alle 2 di notte ero già in strada per Siena insieme a mio fratello Francisco, mio padre Miguel Alfonso e al mio miglior amico, Giacomo Bartolucci» racconta dal letto dell’ospedale Miguel, ex calciatore dilettante, poi allenatore, una passione interrotta proprio per i problemi di salute. «L’operazione è avvenuta perfettamente, il 22 giugno festeggerò il compleanno e la mia rinascita - racconta -. A marzo ho avuto un peggioramento. Avrei dovuto subire l’intervento pre dialisi il 13 giugno e per iniziare a luglio la dialisi. Poche ore prima è arrivata la telefonata da Siena. Ho capito solo che un angelo custode, che non conoscerò mai ma che ringrazierò per sempre, mi aveva dato un’altra chance. So che era giovane. Ringrazio la sua famiglia: ora avrò una persona in più da custodire dentro di me». La storia ha commosso centinaia pesaresi che, in questi giorni, hanno fatto letteralmente il tifo per lui.

Nell’ospedale di Siena dal maggio del 2000 ad oggi più di 800 trapianti. «Spero che si sensibilizzi sempre più, a tutti i livelli, la donazione - spiega Gomez - Così si dà a una persona la possibilità di vivere, realizzare i propri sogni e stare con la propria famiglia. Spero che la mia storia, sebbene sia una goccia in mezzo al mare, riesca a smuovere l’animo della gente». Il servizio completo nel Corriere Adriatico in edicola.
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