GRADARA - Viene dal sacerdote don Leonardo Reggiani una riflessione sui problemi che tanti si pongono nei discorsi quotidiani e affliggono troppe persone e famiglie: «Mentre a Sanremo si canta e a Roma si fa festa per il presidente, il 90% delle famiglie italiane vengono messe in enorme difficoltà nel ricevere bollette di gas e luce con cifre astronomiche. Se è vero che il cittadino è tenuto ad osservare le norme, è altrettanto vero che, non essendo in Iran, ha il diritto di protestare e contestare. Queste sono le occasioni in cui un popolo in maniera compatta e solidale può mettere alle strette il potere politico. Penso alle tante persone che devono sbarcare il lunario con 600/700 euro al mese, se la metà è per luce e gas mi chiedo cosa devono mangiare e cosa fare se malauguratamente hanno bisogno di cure mediche. La storia ci insegna che quando si opprime troppo scatta la rivolta!».
Don Leo, com’è affettuosamente chiamato a Gradara e a Gabicce, non si preoccupa solo della salute spirituale ma vive anche la quotidianità delle persone, soprattutto di quelle che non hanno voce in capitolo. «Tante persone, a testa bassa e in silenzio, pagano e zitti» è il grido di chi vive in una comunità ormai prostrata nelle proprie speranze e nell’economia dalla situazione pandemica.