Annuncia molotov contro il Green pass, blitz della polizia. In casa gli trovano ​cartucce, polvere da sparo e 40 litri di benzina

Una bottiglia incendiaria
Una bottiglia incendiaria
di Osvaldo Scatassi
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Domenica 28 Novembre 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 08:37

URBINO - Un inquietante messaggio sulle reti social ha inguaiato un ventiseienne residente nell’Urbinate, denunciato dalla polizia per detenzione illegale di cartucce e di polvere da sparo.

Nella sua abitazione sono state inoltre trovate taniche di benzina. Questo è un altro elemento che ha suscitato allarme, considerando che il giovane aveva appena pubblicato l’intenzione di preparare bottiglie incendiarie, le cosiddette molotov, manifestando aperto dissenso verso l’introduzione del Super Green Pass

 

No politica, no estremismi
Gli inquirenti tendono a escludere in modo categorico che il ventiseienne residente nell’Urbinate sia animato da ragioni di carattere politico. Non risulta infatti che appartenga a gruppi dell’estrema destra oppure a una frangia radicalizzata delle contestazioni contro il vaccino e contro la certificazione verde, l’ormai famoso Green pass. Il suo preoccupante messaggio è stato notato agli agenti della Digos nella giornata di giovedì scorso: impegnati negli uffici della Questura a Pesaro in attività di monitoraggio su Internet e sui social, hanno subito avviato degli accertamenti, coinvolgendo la polizia postale e il commissariato a Urbino per competenza territoriale. 

Perquisizione domiciliare
In breve tempo è stato individuato l’autore del messaggio e di conseguenza è stata disposta la perquisizione domiciliare. Nell’abitazione, che si trova nella vallata del fiume Metauro, sono state ritrovate 12 cartucce da caccia, polvere da sparo per circa 700 grammi e alcune taniche contenenti benzina verde, in totale circa 40 litri. Tutto il materiale posto sotto sequestro è stato consegnato alla Scientifica per le verifiche del caso. Ora sono previsti ulteriori approfondimenti da parte della Digos per capire quali fossero le reali intenzioni del giovane, che si sarebbe difeso affermando di avere trovato le cartucce e la polvere da sparo nei boschi circostanti. 

«Le ho trovate nel bosco»
Una motivazione plausibile, perché la zona è frequentata da cacciatori, ma la polizia ha contestato al ventiseienne che non poteva conservare in casa né le une né l’altra e per tale ragione è stato segnalato all’autorità giudiziaria. Non è tenuta in considerazione un’eventuale espansione dell’indagine nei confronti di altre persone e non sono ritenute necessarie altre perquisizioni, proprio perché gli inquirenti sono ormai convinti che il messaggio sia l’espressione, per quanto pesante, di un dissenso tutto personale verso le misure adottate dal Governo in funzione anti pandemia. Si teme che la nuova stretta governativa nei confronti di chi non sia ancora vaccinato al Covid, concretizzatasi con l’istituzione del certificato verde potenziato (o Super Green pass) dal 6 dicembre al 15 gennaio prossimi, possa rinfocolare proteste fuori controllo: finora il massimo della tensione è stato raggiunto durante i disordini che hanno portato all’occupazione temporanea della sede Cgil a Roma. 

Attenzione alta
Attenzione molto alta anche verso i messaggi di odio e di violenza che attraversano le reti social, rilanciati dalle frange più radicalizzate dei No Vax e dei No Green Pass.

Proprio pochi giorni addietro l’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica a Torino ha avuto una ricaduta locale nella nostra provincia. 

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