Francesca Montereali primo questore donna della provincia: «Pesaro bella città, anno speciale. Attenzione su furti e spaccio»

Attenzione al parco Miralfiore e nuova questura

Francesca Montereali primo questore donna della provincia
Francesca Montereali primo questore donna della provincia
di Luigi Benelli
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Domenica 4 Febbraio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 07:14

PESARO Furti e spaccio nel mirino del nuovo Questore. Francesca Montereali è la prima donna ad assumere questo ruolo nella provincia di Pesaro Urbino. Ieri ha incontrato la stampa e ha sottolineato: «Arrivo a Pesaro in un momento importante, la città Capitale italiana della cultura. Una città splendida e accogliente, inoltre io amo il mare. Una realtà tranquilla con problematiche tipiche come i reati predatori. Si tratta di persone di passaggio perché il cittadino pesarese non ha un’indole delinquenziale. Dobbiamo renderla sempre meno appetibile per chi passa e vuole commettere reati». 

Non solo repressione

Altro tema, la questione del triangolo dello spaccio tra parco Miralfiore, stazione del treno e parco delle Rimembranze. «Non dobbiamo mai abbassare la guardia anche per il consumo di stupefacenti, qui c’è tanta richiesta e dunque una domanda che si adegua. Dobbiamo capire perché e cercare di ridurre la domanda. Il parco Miralfiore sarà sempre osservato speciale con controlli e servizi mirati. Ma attenzione, risolvere un problema non vuol dire trasferirlo in un altro luogo. E’ un intervento in un ambito più ampio in cui la prevenzione vuol dire tanto, oltre alla repressione». Il Questore si è detta «colpita dall’affiatamento di tutte le istituzioni».

La gratitudine

Poi un ringraziamento alla sua famiglia. «Sono una mamma pendolare e in questi anni che ho trascorso in Sicilia a combattere la mafia, Ferrara, Livorno, Verona e Bolzano ho chiesto un sacrificio a marito e figli che non ho mai voluto scardinare dalla loro terra». Sulla Nuova Questura, che prevista in un edificio nella zona delle caserme, Montereali ha ribadito «l’impegno a far sì che il progetto possa andare avanti. C’è grande attenzione al lavoro e agli aspetti della logistica». I sindacati più volte hanno sottolineato anche la scarsa sicurezza dell’edificio stesso, soprattutto nella prima accoglienza. «La sede attuale è un bellissimo palazzo che non nasce per le finalità di una caserma di polizia e ci sono dei limiti sugli interventi. Cercheremo di capire cosa si può fare e con quali tempi, è giusto avere una sicurezza interna».

La carriera

Romana di origini, allieva dell’istituto superiore di polizia dall’ 86 al ’90, dopo aver prestato servizio alla polizia di frontiera di Duino è stata assegnata alla questura di Trieste dove ha ricoperto diversi incarichi tra i quali quelli di dirigente della Digos e dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.

Nel triennio 1997/2000 ha diretto i commissariati di Montichiaro e Canicatti, in provincia di Agrigento. Fino al 2006 è stata dirigente del Commissariato di Desenzano del Garda e nel biennio 2007/2009 di quello di Monfalcone. Nel 2009, al termine del corso di dirigenti della Polizia di Stato, è stata assegnata alla Questura di Brescia. Dal 2012 al 2015 ha ricoperto la Direzione della Sezione Polizia Stradale di Verona e successivamente è stata assegnata a Ferrara. Nel 2018 è stata assegnata a Livorno dove ha ricoperto le funzioni vicarie del questore per poi approdare con funzioni di vertice alla Polizia stradale di Bolzano. Sull’anno capitale, Montereali prevede un «anno faticoso ma ricco di soddisfazioni. Abbiamo già avuto il presidente della Repubblica e avremo altre personalità. Grazie all’affiatamento lavoreremo bene».