Fano, gli punta la pistola e lo costringe
a mettersi in ginocchio: denunciato

Fano, gli punta la pistola e lo costringe a mettersi in ginocchio: denunciato
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Giovedì 4 Gennaio 2018, 10:55

FANO -  Probabilmente i nervi sono saltati a entrambe le parti, ma la reazione di un albanese che per ragioni futili ha estratto una pistola, gli ha fatto guadagnare una denuncia per minacce e lesioni. Una pistola risultata giocattolo ma capace di generare un certo panico quando esibita in mezzo alla strada.
Il tutto è partito da una manovra errata che effettuata da un automobilista che nell’attraversare l’incrocio semaforico di San Lazzaro, non ha dato la precedenza ad alcuni ragazzi che procedevano a piedi. Ne è nato subito un alterco che ha visto il conducente dell’auto, risultato un albanese di 34 anni, arrivare alle mani con i ragazzi che non si sono certo tirati indietro. Alcuni testimoni raccontano di toni minacciosi, sputi volanti e schiaffi e spintoni. Quello che è accaduto comunque è oggetto di due versioni da parte dei contendenti, versioni che sono al vaglio dei carabinieri. Secondo il racconto dell’albanese, che tra l’altro a sentire il parere dei residenti del quartiere è un brav’uomo che si è stabilito a San Lazzaro con la sua famiglia provenendo dall’entroterra, sarebbe sceso dall’auto con la volontà di scusarsi ma di fronte all’eccessiva reazione dei ragazzi che lo avrebbero preso a maleparole fino a sputargli in faccia avrebbe perso il controllo così che il già acceso diverbio si è trasformato in uno scontro fisico con tanto di spintoni e schiaffi.
La versione fornita dai ragazzi, invece, è diversa: la colpa sarebbe tutta dell’albanese, il quale scendendo dalla macchina di fronte alle rimostranze dei giovani per il pericolo corso, avrebbe reagito in maniera inconsulta, sferrando anche un pugno in faccia a uno di loro. Fatto sta che a un certo punto, il 34enne è risalito in macchina e ne è uscito di nuovo brandendo una pistola che poi si è rivelata un’arma giocattolo, con la quale ha rincorso e minacciato i ragazzi. Raggiuntone uno l’ha fatto inginocchiare e ha preteso le sue scuse. A quel punto tra i tanti che hanno seguito quelle scene da Far West qualcuno ha pensato bene di chiamare i carabinieri e nel giro di poco, vicino al centro commerciale sono arrivati sia i militari che gli agenti di polizia. Ripreso il controllo di sé, l’albanese si è recato nell’altro bar che si trova sempre nel centro commerciale, raccontando quello che gli era successo e mostrando anche la pistola col tappo rosso per comprovare che si trattava di un’arma inoffensiva che in realtà appartiene al figlioletto. Tuttavia i presenti gli hanno consigliato di presentarsi alla Polizia, la quale già messa in allarme, lo stava cercando. Questo gli avrebbe permesso di limitare la pena.

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