Fano, il cigno nero-stallone Ugo
in cerca di "moglie" per riprodursi

Fano, il cigno nero-stallone Ugo in cerca di "moglie" per riprodursi
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Mercoledì 7 Marzo 2018, 10:53
FANO - Ugo cerca moglie da un po’ e stavolta pare averla trovata. A San Giovanni in Marignano, dove adesso sta anche provando a mettere su prole. Ugo viene da Fano e lì presto farà ritorno portandosi dietro la nuova compagna. Senza però i pargoli, se mai dovessero nascere, perché quelli resteranno in Romagna. 
A questo punto del racconto uno potrebbe legittimamente chiedersi che razza di genitori siano questo Ugo e signora che si stanno dando da fare per riprodursi e già hanno in programma di abbandonare i piccoli. Urgono spiegazioni, insomma, che però non può essere la coppia a fornire. Perché Ugo è un cigno nero australiano proprio come la sua lei. Ha 4 anni e a Fano è una celebrità, perché in tutto questo tempo ha solcato il canale Albani e quando l’estate scorsa il corso d’acqua artificiale che attraversa la città è stato prosciugato causa siccità e, dopo alcuni casi di morte per botulino, sono state sgomberate le decine di anatidi che lo popolavano, è diventato il testimonial della battaglia per ripopolarlo. Si chiama proprio “Progetto Ugo” la campagna che ha poi promosso l’accordo a tre Comune-Enel-associazione di volontari che in primavera riporterà Ugo e una parte di oche e anatre lì dove hanno dimorato a lungo. In prima linea nell’operazione Giuseppe Curina, che aveva acquistato Ugo alla fiera di Bastia Umbra con un altro esemplare femmina. «Lei però poco prima di raggiungere l’età della riproduzione – racconta - ha ingoiato un pezzo di plastica che qualcuno aveva sciaguratamente lanciato ed è morta soffocata». Ugo era così rimasto solo e non si erano rivelati più fortunati tre successivi tentativi di restituirgli compagnia. 
«Speriamo che ora vada meglio» fa Curina, che deve dire grazie per la nuova opportunità a Veniero Cervella, guardiacaccia di Cattolica, che a San Giovanni Marignano ospita in un’area di 5.000 metri quadri dotata di tre vasche un allevamento di anatidi. In tutto un centinaio di esemplari di decine di specie da mezzo mondo. «Sono venuto a conoscenza della storia di Ugo da altri appassionati - spiega Cervella - Così mi sono proposto di accoglierlo per vedere se con la femmina che ho io si riesce a combinare qualcosa».
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