Pesaro, doppia rottura dell'acquedotto nei giorni dell'afa. La Lega attacca il Comune: "Pochi investimenti"

Pesaro, doppia rottura dell'acquedotto nei giorni dell'afa
Pesaro, doppia rottura dell'acquedotto nei giorni dell'afa
di Miléna Bonaparte
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Mercoledì 19 Luglio 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:22
PESARO Infuria la polemica dopo le due significative rotture dell’acquedotto nell’arco dello stesso giorno, sabato alle 4 di notte e in serata alle 22,30, con mezza periferia di Pesaro rimasta a secco, dove le arroventate giornate di afa hanno moltiplicato i disagi e le proteste nei quartieri di Villa San Martino, Soria-Tombaccia, Santa Maria delle Fabbrecce e nelle zone di via Salvo d’Acquisto, via Ravenna, via Palmanova, via degli Agricoltori. Guasti nella condotta principale di via Ponchielli e in quella secondaria di via Pergolesi. Tanto è bastato al centrodestra per mettere sotto accusa la gestione del servizio idrico integrato di Marche Multiservizi. 


Il capogruppo in consiglio comunale della Lega, Dario Andreolli, ha lanciato un polemico appello all’amministrazione, guidata dalla giunta Ricci, che detiene una quota del 25,31% nella società del gruppo Hera a maggioranza pubblica: «Si preferiscano gli investimenti agli utili, il Comune richieda alla multiutility un cambio di strategia».


Che cosa sostiene


Andreolli sostiene che «occorre un’inversione di rotta nelle scelte di Marche Multiservizi. Il Comune imbocchi, una volta per tutte, la strada degli investimenti e non quella dei semplici ricavi economici. Da un’azienda che ha prodotto 15,3 milioni di utili solo nell’ultimo anno ci si aspetta che gli stessi vengano convertiti in risorse per il territorio e non solo considerati dividendi a disposizione per le spese correnti del Comune. Invece di bocciare l’urgenza della mozione della Lega, che chiede l’azzeramento del consiglio di amministrazione di Mms, la maggioranza si preoccupi di manifestare discontinuità politica nel definire le priorità nei servizi pubblici». Mancherebbe una strategia di lungo respiro: «Da anni l’emergenza idrica viene affrontata solo con riparazioni al bisogno, anziché investimenti volti al miglioramento delle vecchie reti, come dimostrano le frequenti rotture, in particolare modo con le alte temperature».
I dati degli ultimi 9 anni parlano chiaro: a fronte dell’aumento vertiginoso degli utili aziendali (passati da 9,1 milioni nel 2015 a 15,3 milioni del 2022), non ci sono stati investimenti né sul fronte dei rifiuti, né nel settore idrico. 
«Bisogna rideterminare le priorità - mette in chiaro Andreolli -.

Il miglioramento della rete idrica è uno dei primi passi per dare risposte all’emergenza siccità che puntualmente ogni estate si ripete e di fronte alla quale assistiamo sempre alle solite promesse. Il Comune non resti in silenzio, visto che possiede il 25,31% delle quote di Marche Multiservizi e nomina due componenti del consiglio d’amministrazione, tra cui il presidente».


Cambio di strategia


Infine l’attacco diretto al sindaco. «Ricci, invece di continuare a rimanere all’oscuro delle scelte aziendali, come dimostrano le recenti vicende sull’aumento degli stipendi e sulla discarica di Riceci, imponga un cambio di strategia per realizzare investimenti anche nel campo idrico. Temo che questo appello non verrà raccolto, visto che la maggioranza ha scelto di bocciare l’urgenza della mozione della Lega che richiede l’azzeramento del Cda di Mms. Evidentemente sindaco e maggioranza sono soddisfatti dell’operato dell’attuale gestione che privilegia i dividendi alle scelte nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente».
 

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