Colli al Metauro, quadri, oggetti d'antiquariato e anche una katana: niente sconti, più di due anni al cleptomane ludopatico

Colli al Metauro, quadri, oggetti d'antiquariato e anche una katana: niente sconti, più di due anni al cleptomane ludopatico
Colli al Metauro, quadri, oggetti d'antiquariato e anche una katana: niente sconti, più di due anni al cleptomane ludopatico
di Luigi Benelli
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Dicembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 14:00

COLLI AL METAURO - Baionetta, katana, quadri. Una spirale di furti dovuti alla ludopatia e alla cleptomania, secondo la difesa. Ma il giudice non ha accolto la perizia. Lui è un 58enne, residente a Colli al Metauro, arrestato lo scorso ottobre. I carabinieri lo avevano rintracciato e avevano trovato nel furgone una serie di oggetti sottratti dall’abitazione: pezzi di antiquariato (tra cui un lampadario e 3 candelabri), un’immagine sacra in ceramica e oggettistica in ottone e rame facente parte dell’arredamento.

Persino un impianto termoidraulico sradicato dal muro.

Materiale restituito al proprietario. Dalla successiva perquisizione domiciliare, era emerso altro: una doppietta, un fucile monocanna da collezione con canna occlusa, una baionetta da guerra, una catana. Ma anche una bicicletta pieghevole ancora imballata rubata a dicembre 2022 in un negozio di Fossombrone e una Lambretta di colore celeste rubata a marzo in località Fenile di Fano (entrambi restituiti ai proprietari). C’erano anche un condizionatore, 2 orologi di valore e due carte bancomat. Scattato l’arresto, è stato imbastito il processo per furto in abitazione, detenzione abusiva di armi e munizioni e ricettazione.

Il collezionista

Difeso dall’avvocato Emanuele Battista Terzanelli, il 58enne aveva detto al giudice di essere un collezionista e di aver preso nel tempo quegli oggetti. Quanto ai fucili, li avrebbe ricevuti da una terza persona. Il legale ha chiesto una perizia in quanto l’uomo sarebbe ludopatico e i furti sarebbero stati compiuti per mantenere il vizio del gioco e dovuto alla cleptomania. Ma il giudice non ha accolto l’istanza. L’uomo è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione, oltre al risarcimento del danno di 7.500 euro. L’imputato, inoltre, ha verbalizzato le sue scuse formali nei confronti della parte civile costituitasi tramite l’avvocato Matis Macieri. L’uomo è in carcere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA