L'ex carcere minorile avrà un nuovo futuro come polo d'infanzia

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Martedì 18 Gennaio 2022, 05:05
I CONTENITORI
PESARO Con i fondi da intercettare dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, c'è anche la possibilità di recupero e nuova destinazione d'uso del complesso dell'ex carcere minorile, fra servizi educativi e spazi pubblici. Al piano terra troverà posto il polo unico comunale per l'infanzia 0-6 anni mentre il piano superiore potrebbe essere destinato alle eventuali esigenze dagli istituti scolastici superiori che gravitano in centro, e sempre alla ricerca di aule e spazi in più, in base anche all'ipotesi dell'anno scorso. La rimodulazione sulla destinazione d'uso arriva infatti ad un anno dall'accordo fra Comune e Provincia sul recupero del vecchio discolato a destinazione scolastica.
La rimodulazione
«Gli uffici comunali incaricati a seguire iter e progetto sono al lavoro per le verifiche» riferisce la neo assessora ai Servizi Educativi, Camilla Murgia. La destinazione: «La finalità condivisa con il sindaco e l'assessorato ai Lavori Pubblici anticipa Murgia è intercettare altri fondi nazionali del Pnrr per implementare l'offerta formativa e gli spazi destinati alle scuole dell'infanzia che troviamo nel perimetro del centro città. Con le risorse da incamerare potrà essere attuato il progetto denominato Primavera, rivolto ai piccoli fra i 18-36 mesi, in un percorso educativo di accompagnamento dal nido alla scuola dell'infanzia. In tal modo l'Amministrazione potrà così completare ed allargare quello stesso percorso Primavera, che è stato già avviato pre-pandemia in altri plessi dell'infanzia comunale fra cui a Villa Fastiggi e il plesso I tre Giardini di via Recchi. Così facendo quel contenitore dell'ex carcere minorile, che negli anni è stato luogo di recupero e rieducazione dei minori, rispettando i criteri della rigenerazione urbane, previsti dal Piano nazionale, rimarrà spazio identitario per l'educazione e facilmente fruibile dalle famiglie e dai quartieri limitrofi al centro. Il Comune ora deve rispettare la prossima scadenza entro il mese febbraio per presentare il progetto e ricevere i fondi del Piano nazionale». L'iter: un percorso di recupero quello del complesso, iniziato dopo l'asta andata deserta: sono troppi i vincoli della Soprintendenza che pesano sul vecchio stabile di circa 3 mila metri quadri complessivi. Superata quindi la destinazione iniziale annunciata un anno fa, per un polo della Creatività o meglio una scuola di indirizzo superiore della musica con laboratori e sale per acustica e registrazioni. Ma anche in quel caso l'assessore Pozzi, che allora aveva la delega al Bilancio si è dovuto scontrare con la difficoltà a reperire risorse esterne, rispetto a quelle preventivate dalla Provincia e dal Comune solo per la parte strutturale, di restauro e per il piano di recupero. Ora, dopo l'ultima rimodulazione dell'accordo con la Provincia, verifiche e sopralluoghi ecco la svolta annunciata sabato nel corso degli Stati Generali.
La disponibilità
«Proprio nelle ultime settimane fra fine e inizio anno ha ricordato l'assessore Pozzi nel suo intervento agli Stati Generali di metà mandato è arrivata la disponibilità della Provincia e del dirigente all'Edilizia scolastica a ridefinire gli spazi da assegnare. Grazie ai fondi che andremo ad intercettare sarà un edificio a posto anche dal punto di vista sismico. Al piano superiore saranno ricavati poi altri spazi ad uso pubblico, che potremo destinare alle esigenze delle scuole superiori che troviamo in centro dal plesso Mengaroni al polo classico-linguistico Mamiani». Un investimento di circa 5 milioni sulla carta.
Letizia Francesconi
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