Protezione civile, la Luciani diventa il quartier generale

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Lunedì 17 Febbraio 2020, 05:04
LA PREVENZIONE
ASCOLI Mentre si lavora sul fronte di una ricostruzione post terremoto ancora lenta e complessa, parallelamente l'Arengo sta progettando il nuovo Piano per le emergenze in città. Ovvero un aggiornamento del Piano di protezione civile attuale che, alla luce anche della recente esperienza legata al sisma, ora verrà revisionato, rimodulato e anche ridefinito per quel che riguarda le varie aree da utilizzare in caso di eventuali nuove emergenze, di qualsiasi genere. In un certo senso, dunque, una progettazione delle misure per le emergenze che sarà comunque in parte condizionata e ridisegnata proprio dallo stesso terremoto.
Il sistema
In questa direzione, comunque, si sta già lavorando per programmare il nuovo sistema operativo in caso di calamità sul territorio comunale, dopo essere ripartiti, nel novembre scorso, dalla determina predisposta dal comandante della polizia municipale, Patrizia Celani, in linea con la volontà del sindaco Marco Fioravanti e dell'assessore con delega anche alla Protezione civile, Massimiliano Brugni. Un obiettivo che vede impegnato già da oltre tre mesi un apposito gruppo di lavoro composto da personale del Comune affiancato da due esperti esterni. Con una tempistica che potrebbe portare alla presentazione del nuovo Piano per le emergenze già a settembre.
Il piano
La revisione del Piano di protezione civile arriverà a completamento, di fatto, a circa cinque anni di distanza dal varo di quello precedente e attualmente in vigore. E ci si muoverà, ovviamente, su più livelli. Innanzitutto, si sta già adeguando l'impianto generale del Piano per quel che riguarda l'adeguamento alle più recenti normative in materia, considerando che questo comporterà anche delle modifiche. Inoltre, il secondo aspetto di cui tener conto è quello delle variazioni obbligate, rispetto a tre anni fa, a seguito proprio degli effetti causati dal terremoto, impattanti sia dal punto di vista della viabilità che per quel che riguarda aree ed edifici che, magari, erano ritenuti strategici nella fase dell'emergenza e che invece, essendo stati danneggiati, non potranno più essere utilizzati. Basti pensare alle vie o alle strade che adesso per lavori legati alla ricostruzione o per altre tipologie di cantieri presentano restringimenti o sono addirittura interdette. Oppure ad immobili che, dichiarati inagibili, non potranno di certo fungere da riferimento per lo svolgimento delle attività legate all'emergenza. «Nel nuovo Piano, in ogni caso, si potrà contare, magari, - sottolinea l'assessore alla Protezione civile, nonché alle politiche sociali, Massimiliano Brugni - su un edificio già adeguato sismicamente come la scuola media Luciani che potrà essere utilizzato anche dalla Protezione civile in caso di necessità. Il nuovo Piano sarà uno strumento importante a cui come me anche il sindaco e tutta l'Amministrazione comunale tengono molto proprio perché dobbiamo sempre più potenziare l'efficacia delle nostre attività per fronteggiare le emergenze».
Lavori in corso
Il gruppo incaricato di ridisegnare il Piano comunale per le emergenze è, come detto, già al lavoro ed ora, dopo la ridefinizione dell'impostazione dal punto di vista strutturale e normativo, si entrerà nella fase finalizzata proprio alla revisione di quelli che, alla luce del sisma, dovranno essere i punti strategici per l'operatività in emergenza, come le aree di ammassamento, le strutture utilizzabili, i parcheggi e la viabilità e altro ancora.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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