Nessun sosia per gli eventi ufficiali ma un notevole dimagrimento fisico. Il leader nordcoreano Kim Jong-un continua a far parlare di sé, suo malgrado, dopo le ultime uscite pubbliche. Smentite le voci su possibili manovre di sicurezza della Corea del Nord con l'impiego di controfigure e fugati anche i dubbi sulle condizioni di salute di Kim: in effetti il leader politico sarebbe dimagrito di venti chili dopo aver raggiunto il picco di 140 chili di peso nel 2019. La rassicurazione è arrivata dall'intelligence sudcoreana: Seul, infatti, è tornata a esprimersi sulla rapida perdita di peso del supremo comandante parlando nella periodica audizione parlamentare a porte chiuse, tenuta oggi.
La verifica dell'intelligence della Corea del Sud
Smentendo le voci sulla possibilità che Pyongyang possa avere usato un sosia nelle ultime apparizioni pubbliche di Kim, i vertici del National Intelligence Service (Nis) hanno riferito, nel resoconto dell'agenzia Yonhap, di aver verificato la circostanza del dimagrimento, visibile già a giugno. Le condizioni di salute di Kim sono oggetto di periodiche speculazioni a causa delle pesanti implicazioni politiche sulla stabilità del Paese nell'apparente mancanza di un erede designato alla successione e alla guida dello Stato.
La rimozione dei ritratti del padre e del nonno
Le valutazioni dell'intelligence sudcoreana sono il risultato di studi compiuti aiutandosi con la tecnologia, come l'intelligenza artificiale e altri metodi scientifici - comparazione delle espressioni facciali e video in alta definizione, ad esempio -, come ha riferito il deputato del Partito Democratico Kim Byung-kee, a fine riunione. L'evento ha permesso anche di discutere la questione nucleare: Pyongyang potrebbe aver riciclato le barre di combustibile in uso nella centrale di Yongbyon, tra febbraio e luglio scorsi, per ottenere plutonio per gli armamenti. Infine, una particolarità segnalata dai vertici del Nis: Kim negli ultimi tempi ha fatto rimuovere dallo sfondo degli incontri ufficiali i ritratti del padre, Kim Jong-il, e del nonno, Kim Il-sung, fondatore e 'presidente eterno' della Corea del Nord.
L'invito a tutti a consumare meno cibo fino al 2025 per la carestia
La notizia del dimagrimento arriva, curiosamente, dopo che il britannico Express ha parlato delle difficoltà alimentari nella Corea del Nord dall'inizio della pandemia Covid (quindi da inizio 2020): frontiere chiuse e divieto all'importazione di tutte le merci dalla Cina, con grave carenza di generi alimentari. Le autorità hanno sollecitato tutti i cittadini a consumare meno cibo fino al 2025 e hanno avvertito la popolazione di prepararsi a una situazione economica peggiore di Arduous March, il nome coreano della carestia 1994-1998 che secondo varie stime uccise milioni di persone. Ma la situazione alimentare già in questo momento - sottolineano le fonti citate dall'Express - è un'emergenza e le persone stanno lottando con la carestia.
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