Tagli al Pnrr, la sottosegretaria Albano rilancia dopo le polemiche: «Altro che soldi scomparsi, in arrivo 333 milioni»

Tagli al Pnrr, la sottosegretaria Albano rilancia dopo le polemiche: «Altro che soldi scomparsi, in arrivo 333 milioni»
Tagli al Pnrr, la sottosegretaria Albano rilancia dopo le polemiche: «Altro che soldi scomparsi, in arrivo 333 milioni»
di Laura Ripani
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Sabato 5 Agosto 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:04
ANCONA Sui tagli ad alcune voci del Pnrr nelle Marche, rilanciate ieri dal parlamentare MS5 Fede, interviene il sottosegretario al ministero dell’Economia e Finanze la sambenettese Lucia Albano che entra nel dettaglio di come il governo si è mosso: in sostanza ha usato le forbici laddove non c’era speranza di portare a termine il lavoro ma per le Marche ha previsto altri fondi, provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione che sono stati deliberati nel corso dell’ultima riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica. 


Le motivazioni


«Circa le considerazioni che leggo in questi giorni sulla stampa - spiega Albano, eletta alla Camera per Fratelli d’Italia -, sento il dovere di chiarire alcuni passaggi. Innanzitutto, nessun allarmismo: il Governo è al lavoro per assicurare la realizzazione di tutti gli interventi previsti. Le motivazioni per le quali l’esecutivo ha deciso di finanziare le opere attraverso fonti diverse dal Pnrr sono svariate. Il primis la questione della scadenza: per molte di queste opere non sarebbe stato possibile rispettare il termine del 2026, sia per il numero degli interventi che per la tempistica di realizzazione, in particolare per le opere che prevedono un complesso iter di realizzazione, con la beffa che la mancata realizzazione degli interventi avrebbe comportato il non raggiungimento del target, la perdita dei fondi previsti e la necessità di ripianare un debito comunque acceso dalle amministrazioni». 


Costi superiori


Ma l’esecutivo avrebbe anche valutato i costi degli interventi, che «si stanno dimostrando notevolmente superiori a quanto originariamente stimato - prosegue la sottosegretario -, a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime, degli adeguamenti progettuali, della scarsità di materiali».

Insomma l’intenzione del Governo è quella di concentrarsi su quanto è possibile fare e lasciare indietro i progetti meno realizzabili. «Non meno risorse per gli investimenti - chiarisce l’esponente di Fratelli d’Italia -, ma più risorse per realizzarle realmente: proprio nei giorni scorsi, durante la riunione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), alla quale ho partecipato in rappresentanza del Mef, si è deliberato di preassegnare alle Marche 333 milioni dal Fondo sviluppo e coesione (Fsc): queste risorse, le prime di altre che si aggiungeranno in futuro, saranno utilizzate anche per finanziare gli opportuni interventi nell’ambito dello specifico accordo che verrà sottoscritto con la Regione».

Le risorse


«L’impiego di risorse del Fondo sviluppo e coesione consentirà di portare a termine gli investimenti programmati rispettando scadenze molto più realistiche rispetto a quelle previste dal Pnrr. Si tratta, in definitiva, di una nuova pianificazione degli investimenti che consente alla nostra, come alle altre Regioni, di realizzare tutte le opere entro il termine previsto». «Più risorse impegnate dal Governo Meloni per realizzare gli investimenti e raggiungere gli obiettivi assegnati - è la stoccata finale della sottosegretario -, non sterili polemiche».

 

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