Protagonisti di matrimoni, battesimi e comunioni, i confetti sono dolci bon bon, una delizia di zucchero attorno a mandorle, nocciole o ripieni fantasiosi. Chi resiste? Hanno meritato citazioni illustri, nel Decameron del Boccaccio, ed estimatori d’eccezione: sembra che Leopardi ne facesse scorpacciate. Sono protagonisti di tradizioni legate al buon auspicio, come il “piatto della fortuna”, tipico campano. La mamma della sposa deve schiantare a terra il piatto e il suo contenuto: riso, monete e, ovviamente, confetti. Guai se il piatto non si rompe.
Nelle cucine dell’antica Roma il latino “confectum” era cme indica l’antico nome un “preparato”: frutta secca ricoperta di miele. Quello di oggi è il risultato dell’innovazione successiva, portata dall’ingresso dello zucchero sulle tavole europee. Lucidi e gradevoli al tatto, i confetti sono croccanti se si masticano oppure scioglievoli se si centellinano in bocca per scoprire il ripieno. Il principe dei confetti è quello alla mandorla d’Avola, per la qualità degli ingredienti e la delicatezza del gusto: la forma appiattita e lievemente arcuata lo rende riconoscibile nelle magnificenti confettate allestite per banchetti o grandi eventi di famiglia. Una forma più seducente è quella dei confetti contemporanei che strizzano l’occhio al design: rotondeggianti, irregolari nel diametro, con colori talvolta accesi, ispirati dagli ingredienti. Un richiamo all’assaggio che arriva dritto al cervello, partendo dalla vista.
Sulmona è città simbolo dei confetti ma le Marche si difendono bene anche grazie a Confetti Corvaro, in via Varese 4 a Piane di Morro, nel Comune di Folignano.
Maura Piccioni, moglie di Armando, è l’anima creativa e paziente: riesce a comprendere i desiderata delle persone, a proporre abbinamenti perfetti e graziosi fra oggetto scelto per il dono, confetti e confezione finale. C’è una sorta di galateo per i confetti da donare nelle grandi occasioni. I colori variano con la ricorrenza: le nozze di cotone del primo anno vogliono il rosa, come per il battesimo di una bimba. Nozze di zaffiro o di smeraldo, d’argento o d’oro chiedono l’omonimo colore. Il rosso per la laurea. Ma il numero? Cinque confetti nella bomboniera simboleggiano l’augurio di fertilità, lunga vita, salute, ricchezza e felicità. Il consiglio di tendenza, che è fortemente approvato da chi riceve la bomboniera, ce lo svela Armando: «Stiamo proponendo di inserire molti più confetti, perché le cose belle da augurare sono sempre in aumento». Al bando la gara per aggiudicarsi l’ultimo confetto della bomboniera donata alla famiglia.