ANCONA Le continue piogge che fino alla scorsa settimana hanno interessato gran parte delle Marche minano la campagna vitivinicola 2023 con danni tra i filari per la diffusione della peronospora, un fungo capace di compromettere la capacità produttiva delle vigne. Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco di Cupramontana, centro collinare noto per il Verdicchio dei Castelli di Jesi, adesso è la Coldiretti a segnalare che da nord a sud della regione nessuna denominazione dell’ampio panorama vitivinicolo marchigiano è rimasta indenne: dal Bianchello del Metauro ai Colli Pesaresi, dal Rosso Piceno e Conero al Verdicchio di Jesi e di Matelica passando per Lacrima, Passerina, Vernaccia e Pecorino. Circa 8.000 ettari, oltre la metà della superficie vitata, secondo l’associazione degli agricoltori sarebbero stati colpiti da questo fungo. I tecnici di Coldiretti Marche hanno stimato una minore produzione del 50%, ma non mancano aziende che hanno raggiunto punte del -70%.
Niente trattamenti
«Per molti giorni con le piogge incessanti le aziende non sono potute neanche entrare in campo per effettuare i trattamenti – fanno notare da Coldiretti Marche - Le problematiche maggiori però le aziende biologiche».