Nagasaki prima di Ancona, nella città giapponese il vertice della ripresa dopo lo stop per la pandemia

Nagasaki prima di Ancona, nella città giapponese il vertice della ripresa dopo lo stop per la pandemia
Nagasaki prima di Ancona, nella città giapponese il vertice della ripresa dopo lo stop per la pandemia
di Martina Marinangeli
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Giovedì 19 Ottobre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:09
ANCONA L’ultimo G7 Salute ha portato i grandi del mondo a Nagasaki, in Giappone. Un vertice dal valore doppio: non solo perché, come sempre accade, i ministri della Salute delle principali democrazie mondiali si sono confrontati sui temi fondamentali della sanità globale, ma anche per il fatto che è stato il primo incontro dopo lo stop causato dal Covid. E non a caso, il focus della tre giorni che è andata in scena tra il 19 ed il 21 maggio scorsi è stato proprio la gestione di eventi simili alla pandemia che ha stravolto il mondo. 


Le conclusioni


Il documento conclusivo ha delineato tre obiettivi specifici su cui la sanità mondiale dovrà concentrarsi: il primo è quello di «sviluppare e rafforzare l’architettura sanitaria globale per affrontare al meglio le emergenze di sanità pubblica». C’è poi la prospettiva di «contribuire a raggiungere una copertura sanitaria universale più resiliente, equa e sostenibile attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitari». Ultimo, ma non in ordine di importanza, l’obiettivo di «promuovere l’innovazione sanitaria per affrontare le varie sfide sanitarie». Come ha spiegato a conclusione dei lavori il ministro della Salute giapponese Katsunobu Kato, l’incontro aveva infatti proprio lo scopo di promuovere il coordinamento sanitario globale nell’era post-Covid, rafforzando la cooperazione internazionale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle future crisi sanitarie e contribuendo ulteriormente al raggiungimento della copertura sanitaria universale in tutto il mondo.


Le prospettive


Nella dichiarazione finale che introduce il documento, i ministri del G7 Salute hanno convenuto sulla necessità di assumersi la «responsabilità collettiva di rafforzare l’architettura sanitaria globale traendo lezione da quanto accaduto durante la pandemia Covid per impegnarsi nuovamente a raggiungere la copertura sanitaria universale e a sfruttare le innovazioni per migliorare la salute globale».

E il documento prosegue sottolineando come, «sulla base delle esperienze della pandemia Covid-19 e di tutte le iniziative correlate, riteniamo che la salute globale debba continuare a rimanere in cima all’agenda globale».Il G7 Salute ha inoltre concordato sulla necessità di creare un meccanismo ad hoc per consentire a tutte le persone, comprese quelle nei paesi a basso e medio reddito, di avere accesso ai vaccini e ad altri medicinali di emergenza per le malattie infettive.


I partecipanti


Oltre ai Paesi che sono membri fissi del G7 - ovvero Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Usa, Canada e Giappone - a Nagasaki sono stati invitati anche India, Indonesia e Vietnam, presenti con i loro rappresentanti. Prossima tappa: Ancona.

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