Villa Bucci passa a Mr Calzedonia: c'è l'intesa, manca solo l’annuncio

Villa Bucci passa a Mr Calzedonia: manca solo l’annuncio
Villa Bucci passa a Mr Calzedonia: manca solo l’annuncio
di Lorenzo Sconocchini e Maria Cristina Benedetti
4 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Aprile 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 06:53

ANCONA I rumors della vigilia del Vinitaly, il salone internazionale del vino inaugurato ieri a Verona, davano per fatto, e solo da formalizzare, il passaggio di mano per Villa Bucci, una delle cantine simbolo dei Castelli di Jesi e dell’intera enologia marchigiana. Proprio tra i padiglioni della rassegna dove, fino a mercoledì prossimo, si dà appuntamento il Gotha della vitivinicoltura italiana ed estera (107 sono i produttori marchigiani presenti), era atteso l’annuncio del cambio di proprietà dell’azienda di Ostra Vetere, entrata da mesi nel raggio d’interesse del gruppo Oniverse guidato dall’imprenditore veneto Sandro Veronesi. Noto come Mr Calzedonia, è stato capace negli anni di diversificare i suoi investimenti con diramazioni che allargano il panorama a moda, panfili e cantine.

 

La formula

Veronesi è già attivo nel mondo del vino sia con la catena di enoteche e winebar Signorvino, dove ha replicato la formula di Calzedonia, sia acquisendo vigneti in Veneto, nel Lazio e in Sardegna.

Ora sta per allargarsi alle Marche, puntando su uno dei gioielli della nostra vitivinicoltura, la cantina Villa Bucci di Ostra Vetere, capace di coniugare l’altissima qualità (il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2019 è stato premiato dagli esperti di Wine Enthusiast come miglior vino bianco del mondo) con una produzione di 700-800 quintali di Verdicchio l’anno e 300 di rosso, con uve da vigneti di proprietà, certificate da oltre un ventennio con il bollino della coltura biologica.

Motivo della cessione? Essenzialmente anagrafico, perché il patron Ampelio Bucci, 88enne ancora capace di precorrere i tempi con idee da fondatore di una start up, non ha trovato nella sua cerchia familiare una figura interessata a succedergli. Da questa presa d’atto, sarebbe partita una lunga trattativa che, secondo indiscrezioni, si sarebbe di fatto conclusa, a parte gli ultimi dettagli, nelle prime settimane del 2024. Manca solo il closing e l’annuncio, e dovrebbe essere davvero questione di poche settimane, massimo un mese. Molti addetti ai lavori lo davano per scontato, ieri al Vinitaly. «Piano, non si tratta mica di vendere un mobile», frenava (ma non del tutto) ieri Ampelio Bucci, raggiunto al telefono nel suo stand alla fiera veronese.

Il passaggio di Villa Bucci a Mr Calzedonia sarebbe il coronamento di un periodo di grande fermento per l’imprenditoria marchigiana, segnato negli ultimi 20 giorni da operazioni di compravendita, capaci di mettere in risalto il carattere glocal della nostra economia. La più clamorosa riguarda l’Opa lanciata, il 27 marzo scorso, dal colosso Usa Honeywell Aerospace Technologies sul 100% di Civitanavi Systems, azienda di Pedaso (Fermo) quotata su Euronext Growth Milan, il mercato per le piccole e medie imprese di Piazza Affari.

L’offerta pubblica d’acquisto è finalizzata al ritiro del titolo dal listino, e ha fissato un prezzo di 6,3 euro per azione, che esprime un valore del patrimonio netto di circa 200 milioni di euro per l’impresa marchigiana (con sedi anche ad Ardea e Casoria) che realizza sistemi di navigazione inerziale, geo-riferimento e stabilizzazione utilizzabili anche nella difesa aerospaziale. L’operazione è sottoposta al placet del Governo nazionale, che in casi del genere deve valutare se attivare l’opzione del Golden power a tutelare l’interesse e la sicurezza nazionali, condizione alla quale la società Civitanavi, come spiega anche il prospetto informativo, è sottoposta.

Ville&tenute

Dall’alta tecnologia agli affitti immobiliari di pregio per turisti: Emma Villas spa, leader in Italia nel short rent di ville e tenute, con sede legale a Roma, martedì scorso ha acquisito il 100% delle quote (compreso il marchio) del suo competitor Marche Holiday, che ha sede ad Acqualagna. «Un passaggio quasi obbligato condizionato dal mercato negli ultimi anni in profonda trasformazione», ha spiegato Laura Sabbatini, proprietaria con Enrico Grassi di Marche Holiday. Anche il panorama del credito marchigiano ha registrato segnali di fermento, con Cherry Bank, banca specializzata nei servizi di supporto alle imprese, che l’altro ieri ha finalizzato l’acquisizione da un unico socio del 9,6% di Banca Macerata, diventandone il primo. «Questa banca marchigiana è una realtà solida sul territorio e stabilmente profittevole. Vogliamo collaborare quali soci, nel pieno rispetto delle rispettive autonomie», ha subito chiarito l’amministratore delegato di Cherry Bank, Giovanni Bossi.

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