M5S, Emiliozzi e Fede i facilitatori regionali per superare le secche

Di Maio a luglio scorso ad Ancona quando annunciò l’innesto dei facilitatori nazionali e regionali
Di Maio a luglio scorso ad Ancona quando annunciò l’innesto dei facilitatori nazionali e regionali
di Andrea Taffi
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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 08:55
ANCONA - Mirella Emiliozzi e Giorgio Fede. Arrivano nel momento giusto i facilitatori del Movimento Cinque Stelle per le Marche: la nomina, ieri ufficiale, prelude all’incontro di presentazione di oggi a Roma in cui 108 grillini divisi regione per regione riceveranno imprimatur e mandato. Un giorno che già nasce complesso per via della comunicazione annunciata da Di Maio (si parla insistentemente di dimissioni da capo del Movimento). Ma torniamo ai facilitatori. Nelle Marche saranno due e non tre perché nella ripartizione dei compiti (e della presentazione delle auto candidature) ci sono state proposte per le aree della comunicazione interna e di quella esterna ma non per la formazione. Sono seguite le votazioni e dopo la verifica delle operazioni si è arrivati alla decisione. Sicché la triade che terrà i rapporti e coordinerà le operazioni nelle Marche per ora è solo una coppia.
La votazione sul blog
L’ufficializzazione del blog delle stelle ha ratificato il voto sulla piattaforma Rousseau. Emiliozzi, 51 anni, deputata civitanovese di origine maceratesi si occuperà delle relazioni esterne mentre Fede, 58 anni, senatore sambenedettese avrà l’ingrato compito di gestire i rapporti interni. (rapporti con gli eletti della regione, punto di supporto per le liste, le associazioni, i comitati). In una casa dove si è litigato fino a ieri l’altro (i consiglieri regionali tiravano per andare con il Pd e si erano già presentati agli incontri di coalizione) mentre il nucleo storico dei parlamentari era di avviso opposto l’entrata di figure terze potrebbe contribuire a riportare un po’ di serenità a metà del percorso che, a questo punto, dovrà portare alla definizione di un programma e di un candidato grillino per palazzo Raffaello. «Direi che la fase delle frizioni è ormai superata - dice Fede - c’è stato il confronto ma ora guardiamo avanti. Eravamo e restiamo un movimento orizzontale». Fede sorvola sulla sua posizione tra guelfi e ghibellini ma fa capire come la pensa: «Io non avevo posizioni precostituite, ha deciso l’assemblea. Certo a 8 anni tutti vogliono la palla, a 58 se vado in campo ho delle idee e non mi piace fare la spalla di chi si sente prima punta e vuole fare gol». Emiliozzi glissa: «Io non avevo posizioni ideologiche, la nostra formazione contempla solo il valore delle idee. Se le idee piacciono vanno avanti, sennò pace. Quello che ci ha proposto il Pd non ci piaceva». E questo è quanto.
A titolo gratuito
L’incarico nasce a titolo gratuito sulla scia di quanto annunciato da Di Maio nel famoso incontro tenutosi al teatro Sperimentale di Ancona questa estate. Se davvero Emiliozzi e Fede porteranno serenità sarà il tempo a dirlo. Il resto del percorso che manca da qui a fine maggio potrà aggiungere considerazioni importanti sul valore dei due parlamentari. «Va ricordato che il facilitatore non è un segretario di partito - puntualizza Fede - il facilitare fa il collettore non detta linee». «Siamo focalizzati sulla campagna elettorale nelle Marche in cui ci batteremo strenuamente per le imprese, il nucleo di questo territorio che ha bisogno di tornare a respirare» ha aggiunto Emiliozzi.
 
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