Gozzini il nuovo direttore generale di Torrette: «Ospedale d'eccellenza, alzeremo l'asticella»

«A Torrette solo eccellenze eredito un’ottima azienda adesso alziamo l’asticella»
«A Torrette solo eccellenze eredito un’ottima azienda adesso alziamo l’asticella»
di Martina Marinangeli
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Giovedì 19 Gennaio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:03

ANCONA- Armando Gozzini, la giunta Acquaroli ha deciso di nominare lei come nuovo direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche: solo nel novembre 2021 era stato incasellato nei ruoli di direttore del Dipartimento Salute della Regione e dell’Ars.

Come mai Palazzo Raffaello ha optato per questo spostamento?
«Nel mio primo anno nelle Marche sono stato impegnato sulla riforma della legge 13, con la creazione delle cinque Aziende sanitarie territoriali, partite il 1 gennaio come previsto e senza intoppi. Ma anche sui progetti finanziati con il Pnrr, sulla digitalizzazione. Queste fondamenta che ho messo per il cambiamento della sanità nelle Marche credo siano alla base della scelta di mandarmi all’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche. Il riconoscimento di un lavoro fatto sufficientemente bene al Dipartimento».

 
Un premio dunque. E a proposito di premi: può raccontarci com’è andata la storia di quello consegnato da Agenas a Torrette quale miglior ospedale pubblico d’Italia che lei ha ritirato a Roma. Si dice che ai piani alti di Palazzo Raffaello non abbiano preso bene il fatto che non li avesse avvertiti.
«Sì, ha suscitato un po’ di impasse, ma in realtà è stata una sorpresa anche per me, per questo non ho potuto comunicarlo prima. Ero stato convocato e quindi sapevo che avevamo ottenuto dei buoni risultati, ma non avrei mai pensato ad un premio del genere».

Al netto dell’inciampo sul galateo istituzionale, il premio Agenas ha certificato che l’ospedale regionale è il fiore all’occhiello della sanità marchigiana: si sente sotto pressione a ricevere un’eredità di questa portata?
«Mi sento molto responsabilizzato.

Quel premio significa che l’azienda è davvero un’eccellenza, con tantissime qualità e tecnologia avanzata. La base di partenza è già ottima: ora dobbiamo consolidarla ed alzare l’asticella».

Chi le ha comunicato che sarebbe diventato dg: il governatore Acquaroli o l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini?
«Insieme, dopo un lungo incontro. Poi ho incontrato anche il rettore dell’Università politecnica delle Marche Gregori. Questo incarico è una grande soddisfazione personale». 

Qual è il suo obiettivo numero uno da dg per l’Azienda ospedaliera regionale?
«Costruire una rete clinica. Torrette deve essere l’hub e le cinque Ast e l’Inrca come spoke. Per le prestazioni di eccellenza si va all’ospedale di Torrette, ma non per quelle che possono essere anche gestite sul territorio. Un obiettivo da perseguire fin da subito».

Che valutazione dà alla gestione targata Caporossi che si è conclusa lo scorso 30 novembre?
«Si parte da un livello molto alto: l’obiettivo è quello di mantenerlo e intervenire sulla rete clinica. Credo proprio di essere di fronte all’ottima azienda che tutti dicono».

Manterrà il resto della squadra di Torrette?
«Prima devo entrare e conoscere tutti. Faremo un’analisi, ma non c’è bisogno di correre e non saranno fatte azioni dispotiche».

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