Terremoto nelle Marche, il governatore Acquaroli: «Sopralluoghi continui, situazione sotto controllo»

Terremoto nelle Marche, il governatore Acquaroli: «Sopralluoghi continui, situazione sotto controllo» (Foto Bargnesi)
Terremoto nelle Marche, il governatore Acquaroli: «Sopralluoghi continui, situazione sotto controllo» (Foto Bargnesi)
di Maria Teresa Bianciardi
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Novembre 2022, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 08:53

ANCONA - «Nessun danno grave a persone o edifici. In base agli accertamenti effettuati fino ad ora dagli organi competenti e dalla Protezione civile i danni riscontrati  risultano lievi e la situazione è sotto controllo, ma sono ancora tante le verifiche in corso sia negli edifici pubblici e privati». La nota del governatore Francesco Acquaroli fa tirare un sospiro di sollievo al termine di una giornata di tensione e paura per le continue scosse di terremoto che si stanno susseguendo da questa mattina, dopo il doppio sisma che ha trascinato le Marche nell'incubo alle 7.07 e alle 7.14.

 

Acquaroli: «Gli edifici scolastici delle Marche non risultano danneggiati»

Tanti danni, ma fortunatamente nessun problema per i cittadini. «Ci siamo dati appuntamento, escludendo nuovi eventi, al pomeriggio di domani - sottolinea il presidente della Regione Marche - per fare una nuova ricognizione a seguito degli ulteriori sopralluoghi.

Rimane alta l’allerta e continua il monitoraggio dell'evoluzione della situazione. Ci sono state nella mattinata ripetizioni di nuove scosse, ma non paragonabili a quella di magnitudo 5.7 che questa mattina ha svegliato con violenza l’intera regione». Sotto controllo anche la situazione degli edifici scolastici: «Fino a questo momento non ci risultano edifici danneggiati. In ogni caso i rilievi non sono terminati in tutti i Comuni e quindi la decisione sulle aperture degli istituti sono affidate ai sindaci in base alle singole situazioni».

Summit del Centro operativo regionale

I punto sulla situazione è stato fatto dal governatore   dopo la riunione pomeridiana tecnico-operativa del Cor (Centro operativo regionale) per un aggiornamento a seguito dell’evento sismico che ha colpito le Marche questa mattina. Erano presenti anche l’assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, il responsabile della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni che ha coordinato gli interventi dei vari rappresentanti istituzionali coinvolti: Prefetture, Province, Comuni, Anas, Ferrovie, Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Sistema operativo delle emergenze.

 

Crepe sono state segnalate negli edifici pubblici e privati, nelle chiese storiche, e negli ospedali. Crepe e calcinacci ovunque, specialmente nelle province di Pesaro e Ancona che questa mattina hanno rivissuto l'incubo peggiore per le Marche. Un terremoto fortissimo, registrato in mare - a una profondità di 8 chilometri - davanti alla costa di Pesaro (a 25 km), che si è propagato sulla terraferma con una violenza inaudita: alle 7.07 una scossa di magnitudo 5.7 che sembrava non finisse mai.  Alle 13.10 una nuova scossa da 3.9 localizzata sempre all'altezza di Fano e Pesaro, in mare, seguita pochi minuti dopo una botta più lieve (2.2) ma preceduta, pochi istanti prima, da una di 3.1. Al momento si contano oltre 60 scosse sopra la magnitudo 2.

La diretta Facebook dalla Regione

La vicinanza di Papa Francesco alle Marche

Monsignor Nazzareno Marconi, presidente Conferenza episcopale marchigiana, ha sentito tutti i vescovi marchigiani per un primo report sui danni. Particolarmente danneggiate alcune chiese nella zona di Senigallia e Pesaro. «Le Prefetture e i sacerdoti stanno svolgendo le prime verifiche in tutte le chiese aperte e segnalano ai vigili del fuoco eventuali problemi, mentre le Caritas sono in preallarme e collaborano alle verifiche sulle loro strutture e su eventuali necessità di assistenza alla popolazione. In mattinata anche il Santo Padre ha chiesto notizie e garantito la Sua vicinanza alla popolazione colpita prima dall'alluvione ed ora dal terremoto».

Ripresa la circolazione ferroviaria

Dalle 11.50 è ripresa la circolazione ferroviaria sulle linee Adriatica, Ancona-Roma e Rimini-Ravenna, sospesa in via precauzionale dalle ore 7.15 a seguito di una scossa di terremoto che ha interessato la zona. Lo ha comunicato, in una nota, Rfi spiegando che «la circolazione è stata riattivata dopo i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea da parte dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS)».

I controlli dei vigili del fuoco, oltre 120  interventi

Attualmente le squadre dei vigili del fuoco sono impegnate in un centinaio di interventi per verifiche di stabilità a edifici nei territori delle province di Pesaro Urbino e Ancona. Al momento non sono segnalate particolari criticità. Impegnati gli elicotteri dei reparti volo di Pescara e Bologna per una verifica dall’alto delle aree interessate dalla scossa sismica. 
Nella clip la ricognizione dell'equipaggio di Drago VF52 sulla zona della clinica privata Villa Igea di Ancona, evacuata precauzionalmente stamattina.

Ecco l'epicentro del devastante terremoto

© RIPRODUZIONE RISERVATA