Sisma 2016, l'udienza privata con Papa Francesco: l'emozione di Acquaroli e Castelli, il significato per le Marche

Sisma 2016, l'udienza privata con Papa Francesco: l'emozione di Castelli e il significato per le Marche
Sisma 2016, l'udienza privata con Papa Francesco: l'emozione di Castelli e il significato per le Marche
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Venerdì 24 Novembre 2023, 16:11 - Ultimo aggiornamento: 19:41

ROMA  - «Insieme al Commissario alla riscostruzione, agli altri presidenti delle Regioni, ai vescovi e ai sindaci del cratere del sisma del 2016 siamo stati accolti in Udienza da Papa Francesco». Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. «Una grande emozione, - aggiunge - un momento sicuramente simbolico che rappresenta un forte segnale di attenzione e vicinanza da parte del Santo Padre per le nostre comunità che hanno grande volontà di rinascere».

Una giornata speciale, l'ha definita Guido Castelli,  Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016: «Una giornata di forte spiritualità che ha dato ulteriore linfa all’unità e alla coesione che lega la grande comunità dell’Appennino centrale,  riunita in udienza con Sua Santità Papa Francesco.  Vedere riuniti insieme tutti i livelli degli enti locali, dai presidenti delle quattro Regioni del sisma ai 138 sindaci del cratere, i vescovi delle nostre diocesi, i prefetti, i rettori e i rappresentanti delle professionalità tecniche che contribuiscono alla grande opera alla quale siamo chiamati, restituisce il modo evidente il senso del ‘camminare insieme’ verso un futuro di nuova speranza e di sviluppo per le nostre comunità».

Papa Francesco e la ricostruzione dopo il sisma del 2016

Nel suo intervento Papa Francesco ha toccato temi decisivi come la sostenibilità ambientale «che è strettamente connessa con la ricostruzione nel cratere - ha sottolineato Castelli - e che si sviluppa attraverso il rinnovo del nostro patrimonio edilizio.

Non a caso anche noi, così come Papa Francesco, saremo alla Cop 28 a Dubai dove la Struttura commissariale presenterà il suo modello di ricostruzione: una buona prassi che prevede di affrontare e gestire l’avanzare della crisi climatica favorendo la presenza dell’uomo e il ripopolamento di questi territori. Il contrasto alla crisi demografica, che da tempo affligge l’Appennino centrale, e il contrasto alla crisi climatica sono due facce della stessa medaglia».

Particolarmente rilevante è il fatto che il Sommo Pontefice ha fatto riferimento al Programma NextAppennino, la strategia tesa ad accompagnare il rilancio economico e sociale alla ricostruzione materiale.

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