Nei porti delle Marche più del 90% dei traffici. Ma per il vertice la sede scelta è stata Ortona

Authority: a sinistra, il presidente Garofalo; al centro, il segretario Minervino
Authority: a sinistra, il presidente Garofalo; al centro, il segretario Minervino
di Martina Marinangeli
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Sabato 16 Luglio 2022, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:21

ANCONA  - Recita il detto: la matematica non è un’opinione. I numeri sono numeri e parlano chiaro. Prendiamo, per esempio, quelli che traducono in cifre l’andamento del traffico passeggeri e merci negli scali ricompresi all’interno dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale.

Basta un colpo d’occhio per capire la sproporzione che intercorre tra l’apporto garantito dalle Marche e quello dell’Abruzzo.

Nel 2021, i passeggeri transitati per il porto di Ancona sono stati 724.661, mentre quelli di Pesaro si sono assestati sulle 4054 unità. Dal canto suo, l’Abruzzo ha contribuito con i 2021 che hanno toccato lo scalo di Ortona. Il peso delle Marche è stato dunque pari al 99,7% del totale. Poco cambia se si prende in esame l’altro segmento fondamentale dei traffici portuali, ovvero quello che riguarda le merci: lo scorso anno, Ancona ha movimentato 10.820.000 tonnellate di merci, contro le 1.141.000 di Ortona, con un rapporto di 9:1 tra i due scali. 


Le cifre
Uno squilibrio che diventa ancora più evidente se si guarda al gettito proveniente dai diversi porti gestiti dall’Authority. Sempre nel 2021, Ancona ha contribuito con 8.496.446 euro, Pesaro con 254.275 euro e San Benedetto del Tronto con 866.480 euro. In Abruzzo, invece, il gettito di Ortona si è fermato a 616.274 euro e quello di Pescara a 354.000 euro. Insomma, le Marche valgono oltre il 90% dei volumi dell’intera Autorità di sistema portuale. E nonostante questo, restano fuori dalla stanza dei bottoni, con il rischio di veder scivolare gli equilibri di potere verso sud. Un rischio che appare quantomai concreto, vista la cronaca degli ultimi giorni. Dopo la nomina a segretario generale arrivata il 13 luglio, il primo incontro ufficiale il direttore marittimo dell’Abruzzo, Molise e Isole Tremiti, Capitano di vascello Salvatore Minervino lo fa con gli operatori portuali di Ortona.

Il vertice 

Presente al vertice organizzato per giovedì 14 anche presidente dell’Authority Vincenzo Garofalo, accolto dal comandante della Capitaneria di porto di Ortona, Capitano di fregata Francesco Scala. «Le infrastrutture portuali, i traffici marittimi, l’operatività dello scalo sono alcuni dei temi di cui si è parlato nell’incontro - si legge in un post sulla pagina Facebook ufficiale dell’Autorità portuale - a cui ha partecipato anche il sindaco di Ortona, Leo Castiglione.

Il presidente Adsp Garofalo ha sottolineato la volontà di lavorare con un approccio di sistema portuale, in collaborazione con capitanerie, istituzioni, imprese, per far sviluppare i porti di competenza di Marche e Abruzzo secondo le proprie caratteristiche e potenzialità. Un compito - conclude il post - in cui l’Adsp è chiamato a realizzare le necessarie opere infrastrutturali e a migliorare quelle esistenti in un’ottica di sostenibilità, per consentire agli operatori e alle aziende portuali di cogliere tutte le opportunità offerte dal mercato». La sostanza oltre la forma: il gigante Marche resta a guardare mentre i primi incontri ufficiali si fanno nella piccola Ortona. E così, nonostante i volumi di traffico neanche vagamente comparabili, subiamo il superiore peso politico dell’Abruzzo.

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