Comi: "Acque agitate per la crisi
e non per le candidature"

Un momento dell'incontro di Pesaro
Un momento dell'incontro di Pesaro
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Domenica 21 Dicembre 2014, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 18:44
PESARO - Comi: "Acque agitate per la crisi, non per le candidature".

"La navigazione è faticosa, le acque sono agitate, le onde altissime, si preannuncia un temporale. Nessuno di noi si aspettava una gita in crociera. Abbiamo però le idee chiare su dove vogliamo andare e soprattutto non abbiamo paura. Le onde che temiamo di più sono quelle della crisi economica e della disoccupazione, non certo quelle che riguardano le candidature".

Lo ha detto parlando delle elezioni regionali il segretario regionale del Pd Francesco Comi, durante l'incontro a Pesaro 'L'impresa del cambiamentò, cui hanno preso parte anche il vice segretario Luca Ceriscioli, il sindaco pesarese Matteo Ricci e il capogruppo Pd in Regione Mirco Ricci. «Entrando qui - ha detto Comi secondo quanto riferisce un comunicato - ho incontrato un vecchio amministratore pesarese, che mi ha detto, 'Se vogliamo fare politica dobbiamo leggere meno giornali, guardare meno televisione e stare più a contatto con i cittadini e fare più dibattito nei circoli e negli organismì. Condivido. Meno interviste e più dialogo». «Oltre ai contenuti programmatici che coprono le cose da fare per la nostra regione nei prossimi anni - ha detto Ceriscioli, sempre stando a quanto riporta il comunicato - occorre, per metterli in pratica, anche senso politico, credibilità. Le Marche hanno un patrimonio enorme di conoscenze, di capacità, di ingegno, di flessibilità. Le energie ci sono, dobbiamo lavorare per svilupparle e costruire il rilancio. La nostra proposta deve rappresentare l'opportunità di messa in moto di meccanismi salutari, anche nell'individuazione di un gruppo dirigente in grado di interpretare il programma. Serve rinnovamento per ottenere credibilità». Intervenuti anche il Segretario del Pd di Urbino, Federico Scaramucci ed il suo predecessore, Gianfranco Fedrigucci. «Attenti alle primarie - hanno ammonito -, per noi hanno avuto un peso rilevante nella sconfitta del centrosinistra». Ed entrambi hanno ribadito la necessità di una candidatura unitaria per le prossime regionali.





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