ANCONA - È arrivata l’ora X. Domani entra in vigore il decreto che prevede l’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. Un provvedimento appesantito da un lungo strascico di polemiche a cui ha fatto seguito la richiesta – arrivata da più parti, tra cui i sindacati – di gratuità dei tamponi per quei dipendenti che non si fossero ancora sottoposti al ciclo vaccinale. Ma sono poche le aziende e le pubbliche amministrazioni disposte a sobbarcarsi la spesa (15 euro a test, da ripetere ogni 48 ore).
Il tema dei disservizi
Un impasse che potrebbe tradursi in disservizi dal momento che il 20% dei marchigiani in età lavorativa risulta non essere vaccinato neanche con la prima dose.
Una minoranza sulla platea totale
Una minoranza rispetto alla platea totale, certo, ma è comunque un nodo da gestire quel 20% di marchigiani in età lavorativa senza vaccino, non convinto ad aderire alla profilassi neanche dall’obbligo del green pass. Le farmacie parlano già di un’impennata nelle prenotazioni dei test molecolari da parte di dipendenti che altrimenti non potrebbero accedere al luogo di lavoro e qualcuno si è già portato avanti, prenotando i tamponi da qui alla fine dell’anno, quando è prevista la scadenza del provvedimento dello stato d’emergenza legato alla pandemia. Una situazione ad alto rischio caos in cui si è inserita la raccomandazione del ministero dell’Intero - contenuta in una circolare inviata ai prefetti - alle imprese del settore portuale di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti per scongiurare l’eventuale compromissione dell’operatività degli scali nel caso di un alto numero di addetti senza certificato verde. Misura che ha fatto seguito alle tensioni registrate nel porto di Trieste – dove i portuali no green pass hanno minacciato uno sciopero ad oltranza - e che ha aperto una breccia, rischiando ora un effetto domino anche in altri settori. I prossimi giorni saranno cruciali per capire come verrà gestita questa miscela esplosiva. Intanto però le Marche possono permettersi di celebrare un traguardo: è stato superato ieri il milione di immunizzati – 1.036.368, per la precisione, corrispondenti al 76% della platea vaccinabile -, ovvero soggetti che hanno completato il ciclo con doppia dose o ricevuto il monodose Janssen. Quanto a prime dosi, invece, la copertura è all’83%.
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