ANCONA - Un mese trascorso con una media di 560 prime dosi e 2.235 richiami al giorno. L’altalena delle vaccinazioni va a ritmi lenti per chi si deve avvicinare ancora alla profilassi anti Covid ma ci sono segnali in aumento per il terzo siero, quello di rinforzo attualmente riservato agli over 60 e agli ultraottantenni, per i soggetti fragili, per gli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa.
Una situazione in evoluzione, perché ovviamente siamo distantissimi da risultati incoraggianti, rispetto alla platea che dovrebbe essere sottoposta al richiamo anti Covid formata da 244mila marchigiani. Ieri erano circa 67.076 le persone che hanno deciso di effettuare la terza dose a sei mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale: ancora troppo poche, anche se in alcune province - come quella di Ancona - da giorni sono iniziate le file per il booster.
I dati aggiornati
Dal 17 ottobre a ieri - un mese esatto - solo il 13,3% delle persone che hanno effettuato la profilassi si sono avvicinate alle prima dose, il 33,6% ha effettuato la seconda e il 53,1% la terza su un totale di 126.397 marchigiani.
L’escamotage
Tutto ciò in modo che le restrizioni previste - ancora tenui in giallo, ma pesanti già in arancione - non gravino su chi ha fatto l’iniezione. Non ci dovrebbero essere invece cambiamenti per il mondo del lavoro, con il certificato verde rilasciato a vaccinati, guariti e chi ha un tampone negativo. I governatori si incontreranno con il ministro Maria Stella Gelmini durante lo Stato-Regioni e sempre nella giornata di oggi si riunirà il Consiglio dei ministri, anche se per ora non sarebbe in programma l’ok al provvedimento - scritto dal ministero della Salute - sull’obbligo di terza dose per sanitari e personale delle Rsa.
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