ANCONA - Ora che la quarta ondata s’è sgonfiata, tanto da darci la netta impressione che l’epidemia stia srotolando i titoli di coda, ripensiamo al picco di un anno fa come a uno tsunami che stava travolgendo tutto, con le Marche in zona arancione e i reparti ospedalieri occupati per due terzi da pazienti Covid. Eppure oggi il virus Sars-Cov-2 continua a circolare nella nostra regione molto più che all’inizio del marzo 2021, con una diffusione più che doppia.
L’incidenza settimanale di nuovi casi ogni 100mila abitanti ieri segnava quota 631, contro i 285 di un anno fa, quando la variante Delta faceva impennare la curva dei contagi fino a raggiungere - il 13 marzo - un picco di 353 che pareva insostenibile per il sistema sanitario.
Il bollettino
Ieri, per stare solo al dato giornaliero, nelle Marche sono stati diagnosticati 1.092 casi di positività, mentre il 2 marzo 2021 ne erano stati accertati 415. E allora l’onda dei contagi stava ancora montando, mentre adesso siamo in piena frenata dopo aver raggiunto, sotto la spinta della contagiosissima variante Omicrom, picchi un anno fa inimmaginabili, con 2695 casi settimanali per 100mila abitanti raggiunti a fine gennaio. Eppure adesso i reparti Covid si svuotano e le Marche hanno parametri da zona bianca, anche se questa settimana sono in giallo, colore che comunque non comporta restrizioni per i possessori di Super Green Pass. A svoltare le sorti della lotta all’epidemia, in questo anno passato dalla grande paura del marzo 2021, è stata la campagna vaccinale, in un effetto combinato con la minore patogenicità della variante Omicron, capace di provocare malattie gravi quasi esclusivamente su soggetti non vaccinati o con altre serie patologie. Così continuano a scendere in picchiata i ricoveri per Covid.
La discesa ripida
Ieri il bollettino della Regione Marche segnava -25 in un giorno, con -3 ricoveri in terapia intensiva (scesi a 20) e -22 in area medica (176).