ANCONA - Il mare da sogno è il marchio di fabbrica. Ma poi ci sono anche spiagge attrezzate a misura di bambino. Borghi sospesi nel tempo e dolci colline che sembrano uscite dal pennello di un pittore. In una parola: Marche.
I riconoscimenti
Una regione che vanta 18 Bandiere blu, 13 Bandiere verdi per i lidi family friendly, 25 Comuni dell’entroterra insigniti della Bandiera arancione e sei città che si colorano di lilla per le elevate caratteristiche di accessibilità per le persone portatrici di handicap. Vessilli che testimoniano le tante declinazioni delle bellezze del territorio e che costituiscono un biglietto da visita di tutto rispetto per rilanciare il turismo e quel brand Marche da esportare oltre i confini regionali e nazionali. E dal momento che chi viaggia è sempre più attento alla qualità dell’offerta, questi riconoscimenti rappresentano un plus non di poco conto quando si tratta di scegliere la meta. E alcuni Comuni si sono dimostrati più virtuosi di altri, riuscendo ad accaparrarsi anche più di un vessillo.
I Comuni al top
È il caso del poker delle località balneari Senigallia, Civitanova Marche, Porto San Giorgio e Grottammare.
Il post sisma
Molti dei borghi che hanno ricevuto questo riconoscimento portano ancora i segni delle scosse del 2016/2017, dunque essere riusciti nell’impresa vale doppio. Parliamo di centri quali Acquaviva Picena, Amandola, Camerino, San Ginesio, Sarnano e Visso. La Bandiera arancione intende favorire una crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo, con il rafforzamento dell’identità locale e lo stimolo alle produzioni tipiche e all’artigianato. E per la rinascita post sisma, sono le parole chiave.
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