ASCOLI - Giovanni Allevi è malato di mieloma, un tumore del midollo osseo. Il musicista, scrittore, compositore e direttore d’orchestra ascolano, 53 anni, lo ha scoperto negli ultimi giorni e ha subito voluto renderlo pubblico sul suo profilo Instagram, quasi a voler rimarcare il grande legame nei confronti del suo amatissimo pubblico, ma anche per un senso di profonda verità nei confronti di amici e colleghi, di tutti coloro che lo amano. Subito lo ha annunciato sui social media, dimostrando di essere pronto ad affrontare con coraggio e sincerità un percorso difficile ma pieno di speranza. «Ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa», ha ammesso con quella disarmante franchezza, mista a dolcezza e ingenuità, che solo i più grandi artisti possono vantare. «L’angoscia più grande è il pensiero di arrecare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto», ha confessato senza filtri.
Il messaggio
«Ho sempre combattuto i miei draghi interiori in concerto insieme a voi, grazie alla Musica. Questa volta perdonatemi, dovrò combattere lontano dal palco», ha proseguito Giovanni Allevi, chiedendo scusa ai suoi fans, ma assicurando che tornerà presto. Un messaggio breve, commosso ma composto, sobrio, che arriva dopo quello che Fedez pubblicò qualche mese fa a proposito della sua malattia. La volontà di condividere il dolore, e probabilmente il bisogno di ricevere in questo modo un conforto partecipato. L’artista ha scoperto di essere affetto da mieloma dopo mesi di accertamenti e analisi, in seguito ad un ripetuto mal di schiena che nei mesi scorsi non era comunque riuscito a fermare la sua attività. Allevi aveva parlato dei suoi dolori dopo il concerto al Teatro Petruzzelli: «Il mal di schiena, fortissimo, dopo tre mesi - aveva scritto - ancora non mi abbandona. Eppure, durante il concerto a Bari, non so per quale miracolo, per una decina di minuti è svanito».
Dopo l’ultimo concerto tenuto a Vienna, il musicista ha capito di non poter continuare nel suo percorso di concerti, costretto a cancellarli per la necessità di sottoporsi a terapie che potrebbero essere lunghe e pesanti.
Il testimonial Ail
Profondo coinvolgimento anche dal mondo delle sette note, a partire da Dario “Dardust” Faini, sensibile alla malattia oncologica da sempre, al punto di essere testimonial dell’Ail, l’associazione che combatte le leucemie. «Torna presto Giovanni: questo drago sarà più spaventoso degli altri ma sono certo che l’energia creativa e positività che ti hanno sempre contraddistinto possano essere una medicina fortissima per sconfiggere qualsiasi cosa», ha detto il musicista e produttore ascolano.
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