ANCONA - Le Marche sempre e ovunque nel piatto grazie alle vendite online. I portali marchigiani che vendono le specialità tipiche della regione contribuiscono in maniera importante a veicolare la marchigianità nel mondo. Sono cresciuti sia dal punto di vista numerico che qualitativo e ora cavalcano la spinta data loro dalla pandemia che ha notevolmente accelerato la transizione verso l’acquisto online di prodotti alimentari. Secondo un recente studio di Euler Hermes, il ricorso alla vendita digitale per i generi alimentari continuerà a crescere perché le abitudini dei consumatori sono cambiate e vanno verso questa direzione. Comodità e servizio sono i punti di forza e spesso contano più del prezzo del prodotto. Ma il fatto che dal produttore al consumatore finale ci sia un solo passaggio intermedio è un altro evidente vantaggio dell’online.
I primi esempi
Uno dei primi e-commerce di prodotti alimentari in Italia è Mymarca, nato a Macerata nel 2007. Oggi offre circa duemila prodotti e grazie a Casa Marche, la sede fisica inaugurata nel 2016, si è aperto ad altre esperienze come degustazioni, pranzi di lavoro, cene a tema, ricorrenze fino ai corsi di cucina. Un altro portale molto apprezzato è WeMarche, nato nel 2019 a Recanati, che evidenzia come attraverso l’acquisto online viene sostenuta la filiera dei piccoli produttori locali che offre le eccellenze e le tipicità marchigiane. Inoltre, ogni anno, WeMarche finanzia un progetto sociale legato al territorio: Nel 2021 è la scelta è ricaduta sulla Lega del Filo d’Oro. Altri e-commerce sono “Marche in tavola” di Mondavio, “Sapori Marchigiani” di Porto San Giorgio mentre altre realtà presenti nel web sono negozi fisici che hanno ampliato la propria attività con uno shop online.
Ciauscolo best seller online
«L’idea di aprire un e-commerce è arrivata nel 2013. Eravamo tre ragazze con la passione per il cibo e per le Marche» racconta Sara Paoletti, ceo della società cooperativa con sede ad Ancona. Tra i prodotti presenti all’interno di www.tastingmarche.com ci sono anche quelli di Paolo Brunelli e Roberto Cantolacqua ma ci sono soprattutto quelli di piccole realtà marchigiane, accuratamente selezionate. «Con Tasting Marche promuoviamo lo stile di vita marchigiano e valorizziamo il territorio. Per questo credo che il valore delle attività come la nostra venga un po’ sottovalutato» afferma l’imprenditrice digitale marchigiana che prosegue: «I nostri clienti sono in genere persone che vivono in altre regioni ma hanno avuto un legame con le Marche: perché ci sono nati o cresciuti o perché soddisfatti del loro soggiorno turistico nella nostra terra. Ciauscolo e vini sono i più venduti, ma molti clienti vanno a caccia di prodotti di nicchia come le amarene di Cantiano, il lonzino di fico, le fava di Fratte Rosa, la cicerchia o le varie specialità all’anice».
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