ANCONA - Già suona strano che l’interpretazione del contenuto di un’ordinanza firmata dal governatore venga da un tecnico, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, che ieri si è premurato di spiegare urbi et orbi il significato della “forte raccomandazione” su come ripartire la didattica al 50% tra presenza e Dad da lunedì prossimo nelle scuole superiori delle Marche. Ma passi, magari l’ordinanza di Acquaroli aveva recepito proprio i suggerimenti del dottor Filisetti e allora ci sta. Ma quello che davvero sorprende è che si raccomanda fortemente ai presidi - una moral suasion che può condizionare le scelte - di spacchettare le classi (metà dentro e metà fuori) anziché alternare per ogni classe settimane in presenza e settimane a casa. Una soluzione, questa, che consente di ovviare ai problemi tecnico-logistici di una lezione mista (con telecamere puntate sulla Lim, prof che non sanno dove guardare, chi sente bene e chi no...) e soprattutto al problema dell’equità delle verifiche scritte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout