Non ci saranno più zone gialle, ma al massimo aree arancione. È questa una delle strette più significative del dl anti-Covid che il governo ha deciso di varare da lunedì e fino a Pasqua. Le Marche entrano invece tutte in zona rossa. Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). Ecco cosa si può fare e cosa è vietato.
In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive. Chi non rispetta i divieti è passibile di multa: dai 400 ai 3mila euro.
MASCHERINE
Via soltanto quando
l’isolamento è garantito
Le mascherine restano obbligatorie all’aperto e al chiuso, tranne che nelle situazioni in cui l’isolamento è garantito. In casa l’uso non è obbligatorio, ma fortemente raccomandato in presenza di persone non conviventi. Possono toglierla i bambini sotto i 6 anni, le persone disabili che abbiano incompatibilità con l’uso dei dispositivi di protezione individuale e chi sta svolgendo attività sportiva.
COPRIFUOCO
Resta ancora il divieto
di uscire dalle 22 alle 5
Resta in vigore su tutto il territorio nazionale il divieto di uscire dalle proprie abitazioni dalle 22 alle 5 del mattino. Anche nel decreto legge che integra il Dpcm questa misura è tra i capisaldi nella battaglia contro il coronavirus, specialmente adesso che è partita la campagna vaccinale ed occorre cercare di frenare i contagi. Coprifuoco confermato dunque.
SPOSTAMENTI
Le regole cambiano
da arancione al rosso
Dal 15 marzo al 2 aprile, tutte le regioni in giallo passeranno all’arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all’interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse. Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità: attenti alla autocertificazione.
PARENTI E AMICI
Festività, ok alle visite
solo dentro la regione
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente - 3, 4 e 5 aprile - l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna lo è). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.
ZONA ROSSA
La stretta automatica
con i casi sopra soglia
Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100mila abitanti.
LE FAMIGLIE
Congedi parentali
e smart working
Nel decreto anche 290 milioni per i congedi parentali, dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% con figli under 14 mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti. Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine. Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smart working per i genitori.
PARRUCCHIERI
In zona rossa chiusi
assieme ai barbieri
Nel Dpcm Draghi che è entrato in vigore il 6 marzo c’è una novità e riguarda i parrucchieri ed i barbiere: queste attività restano chiuse se la regione di pertinenza passa in zona rossa. Una misura restrittiva che limita ulteriormente gli spostamenti e quindi le occasioni di contagio. Anche se le associazioni di categoria chiedono di ripristinare l’attività su appuntamento.
FESTE E SALE GIOCO
Stop al dopo cerimonia
a scommesse e Casinò
Resta sospesa l’attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò. Chiuse sale da ballo e discoteche. Le feste sono vietate, al chiuso e all’aperto, anche quelle di matrimonio, battesimo, comunione eccetera. Rimane anche nel nuovo Dpcm la forte raccomandazione di non ricevere in casa «persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».
ATTIVITÀ MOTORIA E SPORT
Con il distanziamento
a seconda della zona
Nelle regioni in zona arancione «è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili», sempre «nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri». Nelle regioni in zona rossa, invece, è consentito «lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale».
BAR E RISTORANTI
Chiusi con servizio
di asporto e delivery
Nelle zone rosse bar e ristoranti rimangono chiusi al pubblico e possono lavorare solo con i servizi di asporto e consegna a domicilio così come restano chiusi i negozi. In zona arancione bar e ristoranti chiusi ma invece i negozi restano aperti. L’asporto è consentito fino alle 18 per i locali senza cucina, altrimenti fino alle 22. Il servizio a domicilio invece non ha orario.