Marche, terza settimana in zona gialla. Ma oggi la Regione decide sui Comuni ancora ad alto rischio contagio

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli con l'assessore Filippo Saltamartini
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli con l'assessore Filippo Saltamartini
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 17 Maggio 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 18:29

ANCONA - Monitoraggio dei Comuni in zona arancione rinforzata e dei paesi a rischio crescita contagi, confronto con i governo sulle modifiche dei parametri che determinano la classificazione dei colori delle regioni e pressing sul governo per le ripartenze. Si apre così la terza settimana in giallo per la Regione che si lascia alle spalle sette giorni dove il Covid ha concesso una tregua soprattutto alle strutture sanitarie marchigiane. I ricoveri negli ospedali continuano infatti a diminuire in maniera costante e anche gli accessi ai vari pronto soccorsi sono quasi azzerati, tanto infondere un cauto ottimismo sull’andamento del futuro a breve termine.

 
Il report giornaliero
Anche ieri il report del servizio Sanità ha registrato infatti un calo di pazienti positivi nei diversi reparti ospedalieri, con 11 degenti in meno in quelli non intensivi e - 2 nei semi intensivi ma con un numero alto (26) di dimissioni. Stabile invece il numero dei malati Covid in terapia intensiva: attualmente 47 marchigiani sono in Rianimazione, per la maggior parte a Marche Nord (14) e a Torrette (11). Allentata la tensione anche al Covid hospital di Civitanova con 6 pazienti in terapia intensiva, 22 in semi intensiva e 11 nel padiglione non intensivi. Con una situazione sanitaria in discesa i fari della Regione sono adesso puntati al monitoraggio delle realtà più scottanti, dove il virus sembra essere riuscito a mantenere un’alta capacità di contagio. Domani a mezzanotte scade l’ordinanza firmata dal governatore Acquaroli che ha confinato due paesi dell’entroterra pesarese - Acqualagna e Petriano - in zona arancione rinforzato. 


Le scelte
Ma già da oggi il governo dovrà decidere se prorogare i divieti oppure riportare in giallo i due Comuni.

Ieri la situazione era di 60 positivi (lunedì erano 69) e 103 persone in quarantena ed è stata una domenica particolare con la decisione di rinviare per la seconda volta la celebrazione per le cresime e per lo svolgimento dello screening antivirus per le classi delle scuola primaria e secondaria che non sono sottoposte alla vigilanza sanitaria. Petriano invece ha effettuato il test alla popolazione scolastica il 10 maggio, giorno dell’ordinanza del governatore, e tutti gli studenti che vi hanno preso parte sono risultati negativi «segno - ha detto il sindaco Davide Fabbrizioli - il focolaio in una classe è circoscritto». Ieri i casi positivi riscontrati in paese erano 54 (lunedì scorso erano 52) con 125 concittadini in quarantena. 


Le diagnosi
In tutta la regione invece sono 215 i positivi rilevati nelle Marche nell’ultima giornata tra le 1.852 nuove diagnosi: 76 in provincia di Pesaro Urbino, 42 in provincia di Ascoli Piceno, 41 in provincia di Ancona, 40 in provincia di Macerata, 6 in provincia di Fermo e 10 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (39 casi), contatti in setting domestico (51), contatti stretti di casi positivi (81), contatti in setting lavorativo (1), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12), screening percorso sanitario (1). Un calo consistente si registra anche nel numero dei decessi di pazienti gravi affetti da Covid: ieri ne è stato segnalato uno. Nella residenza Valdaso è morta una donna di 82 anni, originaria di Recanati, affetta da pregresse patologie. Il totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza sanitaria nelle Marche sale così a 2.992.

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