Marche, è arrivata la Delta plus. Servono le terze dosi o si tornerà nell’incubo, due casi in un cluster familiare

Marche, è arrivata la Delta plus. Servono le terze dosi o si tornerà nell’incubo, due casi in un cluster familiare
Marche, è arrivata la Delta plus. Servono le terze dosi o si tornerà nell’incubo, due casi in un cluster familiare
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 4 Novembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 08:39

ANCONA - Mentre si arranca con le terze dosi e si assottiglia lo scudo vaccinale per chi si è sottoposto alla profilassi anti Covid, nelle Marche è già arrivata la Delta plus, una delle due subvarianti della mutazione Delta che si è mostrata in tutta la sua contagiosità in diversi Paesi. È stata isolata nel laboratorio di virologia dell’ospedale di Torrette, guidato dal professor Stefano Menzo: si tratta di due casi, appartenenti ad un cluster familiare.

La variante modificata è stata confermata nel Regno Unito nell’aprile scorso e il numero dei nuovi contagi Covid è aumentato del 17,9% nel giro di poche settimane: adesso il monitoraggio in regione è attento per capire quanto sia diffusiva e quanto possa correre nel nostro territorio.

Ma nel frattempo l’attenzione è concentrata sulle terze dosi e sulla necessità di premere l’acceleratore nelle Marche.


Effetto sieri 
Perchè sta diminuendo l’effetto di protezione del primo ciclo vaccinale, soprattutto nelle fasce di età e tra coloro che si sono sottoposti a profilassi sei mesi fa. Per gli esperti è un dato acclarato anche dai contagi: dopo questo periodo si abbassano le difese contro il virus e infatti anche nella nostra regione stanno aumentando le persone vaccinate che tornano ad essere positive. Nell’ultima settimana analizzata dall’Osservatorio epidemiologico circa il 40% degli infetti aveva la doppia dose.

Con l’aumento delle persone che contraggono il Covid il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, si è appellato ai cittadini chiedendo massima attenzione, mentre l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, ha ribadito la necessità di effettuare il richiamo soprattutto per le fasce più fragili. «Il rischio è che le persone con patologie si ammalino e si aggravino fino ad arrivare alla Rianimazione».

Uno scenario preoccupante, anche se non si dovrebbe arrivare ai livelli drammatici dello scorso anno, visto che solo una parte della popolazione - gli operatori sanitari, i fragili, gli over 80, le forze armate e i docenti - hanno effettuato nei primi mesi dell’anno la profilassi. I dati lasciano perplessi: tra gli over 80 si è sottoposto alla dose aggiuntiva il 15,92% (21.238 persone su 133.365). Nella fascia di età tra i 70 ed i 79 anni solo il 2,4% ha effettuato la somministrazione (4.267 su 155.940) e ancora meno, il 2,36% tra i 60 ed i 69enni (4.553 su 196.477). 

Il report
E ieri si è registrato un balzo in avanti dei positivi al Covid nelle Marche, in un giorno arrivati a 140, con un tasso di incidenza che sale a 45,70 su 100mila abitanti (ieri era 43,35). Resta stabile il numero dei ricoverati: 81 (+1 su ieri). I pazienti in terapia intensiva sono 20 (invariato), quelli in semi intensiva sono 19 (-3), quelli in aree non intensive 42 (+4), oltre a 4 dimessi. Si è invece registrato un decesso legato al covid negli Ospedali Riuniti di Ancona: quello di un 48enne di Vallefoglia, affetto da patologie pregresse, che fa salire a 3.109 il numero totale delle vittime.

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