Le Marche cercano risorse per i ristori Covid a imprese e partite Iva rimaste a bocca asciutta. Domande da oggi

Le Marche cercano e trovano risorse per i ristori Covid per imprese e partite Iva rimaste a bocca asciutta
Le Marche cercano e trovano risorse per i ristori Covid per imprese e partite Iva rimaste a bocca asciutta
di Andrea Taffi
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Martedì 30 Marzo 2021, 09:17

ANCONA - L’idea è nata sull’asse Acquaroli-Castelli. Se ne è parlato nella seconda metà della scorsa settimana su input della caposervizio al Bilancio, Maria Di Buonaventura che insieme all’assessore competente ha squadernato un possibile assetto delle casse di palazzo Raffaello al 30 aprile quando le operazioni tecniche per l’assestamento del documento economico finanziario saranno già avviate. Secondo questa visione ci sarebbero i margini per avviare una manovra di un certo peso. Diciamo nell’ordine di alcune decine di milioni (si parla di 40/50), tale cioè da poter fornire un segnale significativo a una parte del tessuto economico che il governatore Acquaroli ha particolarmente a cuore. 

Le brevi considerazioni

Nelle brevi considerazioni spese a margine della seduta di giunta ieri mattina, il presidente della Regione Marche ha spiegato come il decreto Sostegno del presidente Draghi lasci fuori alcune categorie che hanno dovuto completamente chiudere o che hanno visto la loro attività completamente smorzata per effetto dei provvedimenti restrittivi del Covid. «Se si fa - è il senso delle parole di Acquaroli - non voglio importi di qualche centinaio di euro. Il segnale deve essere di attenzione, non ci devono essere fraintendimenti».

Su questa linea l’assessore Guido Castelli ora ha il mandato per esplorare i margini ma il lavoro preparatorio svolto negli ultimi giorni pare abbia definito un perimetro congruo con le indicazioni del governatore. 

Il traguardo materializzatosi

Così, quello che sembrava un traguardo irraggiungibile - Acquaroli già dallo scorso Natale aveva ribadito più volte che le casse non avevano disponibilità - ora sembra materializzarsi. Dopo Piattaforma 210 di Ceriscioli (che però godeva di un tesoretto di sopravvenienze attive) dunque si potrebbe parlare di un decreto Ristori-bis. Ancora tutte da valutare le categorie: l’idea guida è quella di agire in maniera complementare al decreto Sostegno. Da oggi 30 marzo, si potranno presentare le domande per ottenere il contributo a fondo perduto previsto per imprese e partite Iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19. La domanda potrà essere presentata fino al 28 maggio 2021 all’Agenzia delle entrate. I requisiti sono: avere la partita Iva attiva al 23 marzo 2021, data di entrata in vigore del decreto Sostegni; aver avuto ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nell’anno 2019; aver avuto nell’anno 2020 un fatturato medio mensile inferiore almeno del 30 per cento rispetto al fatturato medio mensile dell’anno 2019. 

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