ANCONA - Per ventiquattro ore si sono fermati gli ingressi nelle strutture ospedaliere delle Marche, rimasti stabili a 72 pazienti Covid bisognosi di cure sanitarie specialistiche. Di questi 18 sono in terapia intensiva a Marche Nord, Fermo, Torrette e San Benedetto: quattro sono pazienti vaccinati ma con patologie particolarmente importanti.
In area medica, compresi i reparti semi intensivi sono curati 23 marchigiani che hanno effettuato entrambe le dosi antivirus: «La situazione è ancora sotto controllo ma va monitorata costantemente - spiega l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - soprattutto perché la rianimazione è arrivata all’8,5% di occupazione ed il massimo a cui si può arrivare è il 10%».
La situazione negli ospedali
Respira invece tutta l’Area medica con una occupazione del 5,5%, ben lontana dal 15% stabilito per legge che farebbe scattare - in caso di superamento simultaneo - la zona gialla in regione. Ma il nodo da sciogliere nelle Marche resta la terza dose, visto che i contagi tra gli over 70-80 stanno aumentando, a conferma che la protezione vaccinale sta lentamente diminuendo. Sieri aggiuntivi che restano inutilizzati, vista la riluttanza dei cittadini a sottoporsi al richiamo per alzare le difese immunitarie. Attualmente in regione abbiamo una disponibilità di circa 300mila dosi che potrebbero essere utilizzate anche per la terza dose da somministrare ai docenti: «Tutto il personale scolastico sarà la prossima categoria a cui verrà inoculata la terza dose, fondamentale anche per il prosieguo dell’anno scolastico - sottolinea ancora Saltamartini -. Attualmente tra richiami e dosi per la vaccinazione viaggiamo sule 5mila somministrazioni al giorno, ma abbiamo una capacità di copertura fino a ventimila. Considerato che nella scuola ci sono circa 43mila dipendenti, riusciremmo a coprire questa fascia nel giro di poche settimane».
Il pressing
Il ministro alla Salute, Roberto Speranza si è spinto avanti, ipotizzando una richiamo vaccinale per tutta la popolazione: «Lo valuteremo con tutta la comunità scientifica - ha detto -, in questo momento stiamo partendo dalle categorie più fragili. Abbiamo tutte le dosi necessarie, è la comunità scientifica che ci guida e dobbiamo accelerare».
Il dossier
Con un totale di 1369 tamponi effettuati nella giornata di domenica, di cui 971 nel percorso diagnostico, sono stati rilevati 45 nuovi casi positivi che stabilizzano l’incidenza a 47,42 casi ogni 100mila abitanti.