Pesaro è la provincia delle Marche dove si vive meglio. Cresce anche Ancona

Pesaro è la provincia delle Marche dove si vive meglio. Cresce anche Ancona. Nella foto la grande festa per l'accensione dell'albero di Natale in piazza a Pesaro
Pesaro è la provincia delle Marche dove si vive meglio. Cresce anche Ancona. Nella foto la grande festa per l'accensione dell'albero di Natale in piazza a Pesaro
di Massimiliano Viti
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Martedì 13 Dicembre 2022, 04:45

ANCONA Pesaro è la provincia dove si vive meglio nelle Marche. Occupa la posizione 25 nell’annuale graduatoria dell’indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore composta da 107 province. Ha guadagnato 31 posizioni: nessun’altra provincia italiana ha avuto un miglioramento simile. Ancona occupa la posizione numero 28 (guadagna 2 posizioni), Ascoli Piceno è alla 42 (perde 7 posti), Macerata è alla 59 (- 8 posti), chiude Fermo alla 73 (-4 posti). La classifica della qualità della vita è ottenuta prendendo in esame 90 indicatori suddivisi in sei macro-categorie tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. I dati sono relativi ai 12 mesi precedenti. In alcuni casi sono più aggiornati.


L’exploit


La provincia di Pesaro-Urino ha avuto un miglioramento generale e raggiunge il secondo posto nazionale nella classifica che misura la mortalità per incidenti stradali. L’exploit sarebbe stato ancora più significativo se avesse migliorato il dato relativo alla percentuale di imprese guidate da giovani, dove Pesaro è ultima in Italia. Ancona si presenta invece come la città dell’istruzione. È settima in Italia quanto a percentuale di persone (da 25 a 64 anni) con almeno il diploma. Ed è quinta se consideriamo i laureati e altri titoli terziari. Balza poi in avanti di 32 posizioni (piazzandosi al 21° posto) nella classifica che misura Ambiente e servizi: un’impennata dovuta in particolare allo sviluppo della mobilità dolce. Quinta anche per gli infortuni mortali sul lavoro.

Infine, da segnalare l’ottavo posto nell’indice del clima, una media che tiene in considerazione 10 parametri climatici tra cui soleggiamento, ondate di calore, piogge, umidità. Dove deve migliorare? Nel numero delle cessazioni delle imprese: posizione 104 su 107.


Alti e bassi


Dopo Pesaro e Ancona andiamo al Sud, con Ascoli Piceno. È la provincia con alti e bassi. È leader in Italia per minor numero di denunce per estorsioni. Ma figura anche al terzo posto nell’indicatore che misura l’incidenza dell’affitto sul reddito medio dichiarato (100 mq in zona semicentrale). È sesta per numero delle startup innovative ed è settima per i medici di medicina generale attivi. La posizione di Ascoli Piceno è stata tuttavia penalizzata da un dato contingente quanto preoccupante: Ascoli è maglia nera in Italia per casi Covid-19. Macerata è invece la provincia marchigiana che ha perso più posizioni. Nonostante il primo posto, insieme con Fermo e altre province, nella classifica che tiene in considerazione l’illuminazione pubblica sostenibile. Ottavo posto nell’indice di criminalità, misurato con il totale dei delitti denunciati in rapporto agli abitanti. Ma purtroppo Macerata è una provincia dove l’inflazione si fa sentire. È terzultima in Italia per l’inflazione nei prodotti alimentari e bevande non alcoliche. Nonostante l’ultimo posto, a Fermo i punti di forza non mancano. Oltre alla medaglia d’oro condivisa con Macerata per la sostenibilità dell’illuminazione pubblica, è prima in Italia per i protesti levati procapite (è quindi una provincia dove i debiti vengono onorati puntualmente) ed è quarta per la percentuale di imprese che fanno e-commerce sul totale di quelle registrate. Piangono i pensionati. Fermo è ultima in Italia per il reddito medio da pensione di vecchiaia. La media italiana è 19.564 euro, nel Fermano è 16.206.

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