Banca Marche, il presidente Stronati
"I piccoli azionisti ​condannati a morte"

Banca Marche, il presidente Stronati "I piccoli azionisti ​condannati a morte"
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Lunedì 23 Novembre 2015, 18:40
JESI - "Ci attendevamo una svalutazione molto pesante del titolo ma non il completo azzeramento delle azioni".





"È un atto da incoscienti, hanno firmato la condanna a morte della banca: da oggi come pensano di trattenere nella nuova Good bank i depositi di tanti risparmiatori che oltre ad essere azionisti sono anche correntisti?".



Parole di Bruno Stronati, presidente dell'Associazione di piccoli azionisti che nei mesi scorsi con Unione Consumatori ha lanciato una class action di 1.100 persone contro gli ex amministratori ritenuti responsabili del dissesto di Banca Marche.



Sono oltre 40.000 i soci del "vecchio" istituto di credito che da ieri è in liquidazione coatta amministrativa, e dalle cui ceneri nasce la Good Bank Nuova Banca delle Marche. Una realtà in cui non avranno più voce in capitolo né i piccoli azionisti che fino a due giorni fa formalmente detenevano il 32,1% del capitale, nè le Fondazioni bancarie ex proprietarie, con il 22,51% di Pesaro, il 22,51% di Macerata, il 10,78% di Jesi ed il 3,35% di Fano.



"Ci hanno raccontato favole, ci hanno convinti a comprare azioni per avere prestiti e operazioni agevolate. Pensavamo di non rischiare nulla, il titolo non era quotato in borsa e molti hanno pensato di impiegare i loro risparmi in Bm anche con l'ultimo aumento di capitale del 2012 - continua Stronati -. Ma quale salvataggio... oggi ha perduto il territorio".
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