Al Tar delle Marche meno arretrati, pendenze ridotte (-17%): restano indietro 1832 ricorsi

Al Tar delle Marche meno arretrati, pendenze ridotte (-17%): restano indietro 1832 ricorsi
Al Tar delle Marche meno arretrati, pendenze ridotte (-17%): restano indietro 1832 ricorsi
di Michele Rocchetti
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Domenica 3 Marzo 2024, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 22:51

ANCONA «Le criticità non mancano. Tuttavia è possibile affermare che anche nel 2023 il Tar Marche ha garantito ai cittadini della regione l’espletamento del servizio di giustizia amministrativa in condizioni di accettabile tempestività». A scattare la fotografia è il presidente Giuseppe Daniele, che ieri mattina ad Ancona, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale, ha presentato il resoconto dell’attività del 2023. E il bilancio è positivo.

I numeri dicono infatti che lo scorso anno sono state pronunciate più sentenze (724) rispetto ai ricorsi depositati (568) con un saldo attivo di +156.

E dei 568 ricorsi, 168 sono stati definiti nello stesso anno solare di riferimento, con alcuni profili di eccellenza, come il tempo medio di definizione dei giudizi cautelari (33 giorni) e in materia di appalti pubblici (139 giorni). Persiste però la piaga degli arretrati, che spiega il numero di sentenze superiore a quello dei ricorsi. Un problema ascrivibile al primo ventennio di attività del Tribunale.

Il cambio di marcia

Poi dal 1997 il trend si è invertito, portando a una progressiva diminuzione delle pendenze: 15.199 nel 2003, 5.979 nel 2012 e 1.832 nel 2023, con una riduzione rispetto all’anno precedente del 17,1% (meglio della media nazionale dell’8,3%). Per contro, però, il Tar Marche ha il record di ricorsi pendenti ultradecennali (496, pari al 27% del totale). «Le cause – spiega Daniele - sono l’insufficiente dotazione di personale e un’inadeguata programmazione del lavoro, che non ha tenuto nel debito conto la necessità di un rapporto equilibrato fra la definizione dei vecchi ricorsi e di quelli nuovi, privilegiando questi ultimi». C’è però una novità positiva: l’istituzione al Tar delle Marche della seconda Sezione interna con l’obiettivo di aggredire l’arretrato e scongiurare azioni risarcitorie per ritardata giustizia. In ogni caso, nel 2023 il numero dei ricorsi è diminuito del 18,5%: i settori più colpiti sono l’edilizia e l’urbanistica (103 ricorsi) mentre non ne è stato depositato nessuno in materia di informativa antimafia.

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