All'aeroporto Sanzio il cargo flette ma passeggeri a +20%: confronto tra gennaio-maggio 2023 e l’era pre Covid

All'aeroporto Sanzio il cargo flette ma passeggeri a +20%: confronto tra gennaio-maggio 2023 e l’era pre Covid
All'aeroporto Sanzio il cargo flette ma passeggeri a +20%: confronto tra gennaio-maggio 2023 e l’era pre Covid
di Véronique Angeletti
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Venerdì 21 Luglio 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 11:52

ANCONA Crescono i passeggeri ma cala il trasporto delle merci. Sono i dati di maggio del Sanzio diffusi dall’associazione dei gestori aeroportuali Assaeroporti. Conferma che con oltre 46mila passeggeri in transito, lo scalo di Ancona è cresciuto del 3,1% rispetto al 2022 e addirittura del 12% confrontato al 2019, dunque l’era pre Covid. Ma con 651,2 tonnellate, la movimentazione delle merci accusa una diminuzione del 7,1% paragonata al 2022 e del -8,8% rispetto al 2019. Una decrescita che s’iscrive nel trend negativo che caratterizza a livello nazionale la divisione cargo. Da gennaio 2023, su base 2022, movimentando 2.930 tonnellate, i volumi al Sanzio sono diminuiti del -6,5%.

Mezzo punto in più della media nazionale di -6%, ottenuta dall’analisi delle performance dei 27 aeroporti sui 41 del sistema aeroportuale italiano autorizzati al trasporto merce. Per l’amministratore delegato Alexander D’Orsogna «sono risultati che vanno contestualizzati. Veniamo da anni pandemici dove c’è stato un aumento importante del trasporto tramite aereo. Doppie cifre che oggi si stanno riassorbendo». Un calo marginale che non toglie la sua importanza al Sanzio. «È un nodo importante - ricorda l’ad - per spedizionieri del calibro di Dhl e Ups e nel futuro sarà un infrastruttura nevralgica per l’Italia centrale con l’arrivo di Amazon».

Per Valerio Temperini, professore di Marketing alla Politecnica delle Marche, il dato negativo è molto relativo: «Proprio perché – sottolinea - l’aeroporto marchigiano, dal punto di vista del trasporto cargo, ha come punto di forza la vicinanza ad altre infrastrutture come il porto, l’interporto, la ferrovia e l’autostrada». Una collocazione naturale che lo pone in vantaggio soprattutto alla lettura degli ultimi dati export dell’Istat. 


Il reshoring


«Riferiti al 1° trimestre 2023 - entra nel merito il docente - evidenziano, rispetto a quello dell’anno scorso, un’importante crescita in termini di valore. Dati che confermano la resilienza del sistema produttivo e che continuiamo a rappresentare una regione con forte vocazione all’internazionalizzazione, interessata dal reshoring che ha nell’aeroporto di Ancona un fondamentale partner logistico e strategico per renderla ancora più competitiva». Anche perché nel trasporto merci aereo se al livello globale rappresenta solo il 2% del tonnellaggio di merci, in valore raggiunge il 35% del totale, poiché si tratta di beni pregiati, e rappresenta una grande opportunità per il made in Italy. Comunque, nelle dinamiche che hanno caratterizzato a livello nazionale il trasporto aeroportuale durante il mese di maggio, tutto sommato Ancona se l’è cavata meglio di tanti altri aeroporti. Milano Malpensa, lo scalo leader ad esempio, dove sono transitate più di 58mila tonnellate, ha accusato una diminuzione del -9,2%. Poteva andare peggio.
 

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